Ecosostenibilità, Perugia nella top ten, Terni si difende
Le città italiane sono, seppur di poco, più “verdi” per effetto, sembra, della crisi. La congiuntura economica negativa pare, infatti, che stia producendo dei piccoli passi avanti sul fronte dell’ecosostenibilità. Lo rileva la 21esima edizione di Ecosistema urbano, l’indagine di Legambiente e Ambiente Italia che ogni anno assegnano una pagella ai comuni capoluogo di provincia, che colloca Perugia nella top ten.
I segnali di miglioramento dovrebbero essere collegati proprio alle difficoltà economiche che giustificherebbero le riduzioni dei consumi elettrici domestici e dei rifiuti prodotti. L’indagine, tuttavia, mostra anche delle contraddizioni e gli effetti negativi della crisi come l’aumento del tasso di motorizzazione per la flessione dell’offerta del trasporto pubblico.
Nell’ambito dei singoli settori presi in considerazione, però, si notano anche segnali contrastanti: se la ricerca considera la situazione complessiva dell’inquinamento atmosferico ancora a livelli di emergenza, con situazioni problematiche nelle grandi città, si conferma un trend quasi generale di diminuzione dei valori medi annuali delle polveri sottili, e aumentano i centri che restano al di sotto dei limiti di legge, per quanto riguarda il biossido di azoto.
Detto questo nella classifica dell’ecosostenibilità sono ancora le città del Nord a detenere il podio con Verbania, Belluno e Bolzano. Perugia, con un punteggio di 65,21 su una media di 49,31, conquista un settimo posto, preceduta da Trento, Pordenone e L’Aquila.
Terni si colloca al 41esimo posto su 104 capoluoghi, in una posizione di medio alta classifica con un punteggio di 53,90 con una performance migliore di alcune città del nord. Terni si colloca infatti sopra Piacenza, Pisa, Reggio Emilia e Treviso, sotto Bologna, Avellino e Modena.
“Sebbene riteniamo che queste classifiche debbano essere valutate con prudenza – ha commentato il vicesindaco di Perugia, Barelli – è volontà dell’attuale amministrazione, per il futuro, migliorare questo risultato. Questo premio – conclude Barelli – costituisce uno stimolo ulteriore affinché le politiche ambientali acquistino sempre maggiore centralità nelle programmazioni pubbliche, dal momento che un ambiente sano contribuisce a migliorare la qualità della vita aumentando, conseguentemente, l’attrattività delle città con conseguenti ricadute positive anche in termini economici”.