Terremoto, l’Umbria ricorda le vittime e si prepara a ripartire: “Pronti alla ricostruzione fisica ed economica”
NORCIA – “In questa giornata vogliamo esprimere il nostro ricordo per le vittime del 24 agosto 2016, in particolare i due giovani orvietani Barbara e Matteo morti ad Amatrice, e la vicinanza alle comunità duramente colpite, ma vogliamo soprattutto fare il punto è stato fatto in Umbria e di quello che stiamo facendo: la ricostruzione è già stata avviata ed è questo un elemento di fiducia che diamo ai cittadini e alle imprese”. È quanto ha sottolineato la presidente della Regione Umbria e vice commissario straordinario per la ricostruzione, Catiuscia Marini, intervenendo questa mattina a Foligno, al Centro regionale di protezione civile, insieme all’assessore Antonio Bartolini, all’incontro con il personale dei Servizi regionali, la Consulta regionale del volontariato e l’Anci che ha aperto il programma di iniziative organizzate dalla Regione Umbria, d’intesa con i sindaci dei Comuni di Norcia, Cascia e Preci, per il secondo anniversario del terremoto. All’incontro ha preso parte fra gli altri il prefetto di Perugia, Claudio Sgaraglia, che affianca la presidente Marini in tutti i successivi incontri nei luoghi maggiormente colpiti dal sisma.
“L’Umbria – ha detto la presidente Marini anticipando alcuni dei dati del report che verrà illustrato nel pomeriggio ad Ancarano di Norcia – si presenta con la fase dell’emergenza pienamente superata, la messa in sicurezza degli edifici in particolare del patrimonio storico-artistico; è stato garantito alloggio alle 7400 persone fuori dalle proprie abitazioni, la ripresa della vita economica e produttiva e, cosa che avremmo pensato non possibile a soli due anni di distanza da eventi sismici che sono poi proseguiti in maniera ancora più devastante nel nostro territorio, abbiamo avviato la ricostruzione. Sono 900 le pratiche per edifici con danni lievi e pesanti, di cui circa 300 sono state autorizzate e altrettante sono in corso di autorizzazione. Abbiamo aperto – ha continuato – una serie di cantieri ed altrettanto importante è il lavoro fatto sul fronte della ricostruzione pubblica, con piani scuole nell’area del cratere e fuori dal cratere, il completo finanziamento di tutti gli edifici scolastici con danni pesanti e inoltre due piani per le chiese, due per le opere pubbliche e uno per i beni culturali”.
“Siamo dunque nella fase operativa – ha proseguito la presidente – e a settembre approveremo il disegno di legge sulla ricostruzione con cui ci poniamo l’obiettivo non solo di una ricostruzione fisica degli edifici, ma anche della ricostruzione economica e sociale della Valnerina. L’attuazione della ricostruzione – ha rilevato – dovrà avvenire nei tempi necessari con le autorizzazioni che devono essere date nella garanzia della legalità, ma anche della qualità della ricostruzione, della trasparenza. Come è stato fatto per i precedenti terremoti, vogliamo continuare a rappresentare un modello per il futuro, pensando a ricostruire e allo stesso tempo alla prevenzione”.
Nel ringraziare tutto il personale e i volontari che si sono adoperati fin dalle prime ore dopo il sisma e coloro che ora saranno impegnati a vario titolo nella fase della ricostruzione, la presidente ha sottolineato la “dedizione e disponibilità, la generosità e la responsabilità nei confronti dei cittadini, anche nel pensare a cose nuove che possano essere di utilità per il futuro”.
Il prefetto di Perugia, Claudio Sgaraglia, ha a sua volta voluto ringraziare tutti per il lavoro svolto: “Ho trovato un territorio e una struttura di eccellenza – ha detto fra l’altro – in cui la ricostruzione sta partendo grazie all’impegno e alla passione che mettete. C’è un lavoro per la prevenzione che ha dato i suoi frutti. Fondamentale è anche l’attenzione dedicata ai controlli e alla vigilanza dell’attività di ricostruzione, a garanzia della qualità e della legalità”.
“Senza di voi non ci sarebbero questi risultati, fate un lavoro straordinario”, ha detto l’assessore Antonio Bartolini nell’esprimere il suo ringraziamento a tutto il personale.
Il ruolo altrettanto fondamentale del volontariato è stato sottolineato dal responsabile della Protezione civile regionale e dell’Ufficio speciale per la ricostruzione, Alfiero Moretti. Il presidente della Consulta regionale del volontariato, Giuliano Santelli, ha ricordato alcune cifre significative: “Sono stati duemila i volontari impegnati, di 88 associazioni, con 18mila presenze accanto alle persone terremotate. Continueremo a dare il nostro contribuito e ringraziamo perciò la Regione – ha aggiunto – che ha stanziato nuovi finanziamenti con cui verrà potenziata la colonna mobile della protezione civile”.
All’incontro di Foligno, preceduto dall’Inno d’Italia e da un minuto di silenzio in ricordo delle vittime, sono intervenuti inoltre il direttore regionale al Territorio, Diego Zurli, e il direttore dell’Anci Umbria, Silvio Ranieri.
Le iniziative sono proseguite con l’incontro con i cittadini ospitati nelle Sae di Padule e Avendita di Cascia, tutte consegnate e abitate da aprile, dove la Presidente Marini e il prefetto Sgaraglia si sono soffermati accompagnati dal sindaco Mario De Carolis e dal vicesindaco Gino Emili, e poi a San Pellegrino di Norcia, accompagnati dal sindaco di Norcia Nicola Alemanno. A San Pellegrino è stato fatto anche un sopralluogo nel centro gravemente danneggiato.
Porzi – “Due anni fa una scossa di terremoto fortissima metteva in ginocchio l’Italia centrale, cambiando inesorabilmente la storia dell’Umbria e dell’intero Paese. Oggi, seppure con alcune problematiche fisiologiche, la ricostruzione è partita, pur essendo in presenza di un cantiere e un processo di dimensioni amplissime”. Così la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Donatella Porzi, commentando il secondo anniversario del sisma del 2016.
“Con il sisma di agosto e poi con quello dell’ottobre di due anni fa, l’Umbria è stata chiamata a rivivere il dramma che aveva già affrontato nel 1997 e, prima ancora, nel 1979 e lo ha fatto con determinazione ed efficacia, memori degli errori e delle problematiche che quelle esperienze avevano insegnato. Oggi, a distanza di due anni, siamo ripartiti e i numeri parlano chiaro, sia in termini di assistenza, che di progetti e di cantieri. L’Umbria c’è e fa la sua parte con la schiena dritta. Un ‘grazie’ va alla Protezione civile per il lavoro svolto, ma anche al personale tecnico che ha impostato e supportato questa fase”.
“Nel prossimo mese di settembre – conclude la presidente Porzi – arriverà in Aula anche l’ultima legge regionale in materia e anche in quella occasione sapremo cogliere l’opportunità di migliorare il processo della ricostruzione, snellendo le procedure e accompagnando al meglio la ripartenza dell’Umbria”.