Legge sul post terremoto, Palazzo Cesaroni rinvia in commissione
PERUGIA – La Conferenza dei capigruppo, presieduta dalla presidente dell’Assemblea legislativa, Donatella Porzi, a cui hanno preso parte anche i presidenti delle tre Commissioni consiliari, ha deciso di
rinviare in Seconda Commissione (venerdì 5 ottobre, ore 11.30), il disegno di legge della Giunta regionale, che detta norme per la ricostruzione post sisma 2016.
Era stato il capogruppo del Partito democratico, Gianfranco Chiacchieroni, in Aula, a chiedere un approfondimento del documento legislativo in Commissione alla luce dell’arrivo, nelle ultime ore alla Giunta regionale, di ulteriori osservazioni da parte del Comune di Norcia, rappresentanti di associazioni di categoria e professioni.
Sulla richiesta del capogruppo Pd di rinvio dell’atto in Commissione si è aperto un breve dibattito nel quale il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati si è detto d’accordo sulla proposta, definendo “opportuno l’allungamento della partecipazione per addivenire ad un testo legislativo il più possibile snello e veloce. Serve maggiore interconnessione – ha rilevato – tra il livello nazionale, regionale e comunale. È necessaria una sintesi da parte delle amministrazioni pubbliche”. Contrario si è invece dichiarato Claudio Ricci (Misto.Rp/Ic) perché – ha detto – “se ci sono nuovi elementi da valutare facciamolo subito e proseguiamo con l’approvazione dell’atto. Oggi è una data importante, è la vigilia di San Francesco d’Assisi e domani verrà il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte al quale sarebbe importante presentare questa legge approvata. Tutto ciò assumerebbe un significato sostanziale e simbolico”. Valerio Mancini (Lega) ha ricordato di aver chiesto, già nei giorni scorsi, un maggiore approfondimento del testo, ma che nonostante tutto il ddl è approdato ugualmente in Aula. Ma
questa richiesta di rinvio in Commissione da parte della maggioranza – ha rimarcato l’esponente leghista – assume il significato di una eccezione politica che va evidenziata”. Giacomo Leonelli (Pd) ha detto che “con ogni probabilità, domani troveremo grandi titoli sul rinvio dell’atto, poi magari quando avverrà l’approvazione ci verrà riservato soltanto un trafiletto, come accaduto per altre questioni. È opportuno un nuovo approfondimento sulle osservazioni emerse nelle ultime ore. Del resto, visto che il Governo centrale non ha ancora nominato il nuovo Commissario, tutta
questa fretta non è richiesta”.
La presidente della Regione, Catiuscia Marini ha ricordato che “la Giunta ha presentato il ddl a luglio dopodiché è stato fatto un importante lavoro da parte della Commissione. Si tratta di un atto che aiuta, attraverso norme regionali, ad affrontare una parte essenziale della ricostruzione pesante, soprattutto nei tre Comuni più colpiti e con aspetti urbanistici ed edilizi più complessi. La legge dà molte risposte operative nella completezza dei tre ambiti di intervento: edilizio, urbanistico, ripresa socio-economica dei comuni del cratere e più complessivamente della regione. Per quanto riguarda la Giunta regionale,
questo Disegno di legge può essere discusso ed approvato così come licenziato dalla Commissione. Per quanto ci riguarda non ci sono motivi ostativi. Non abbiamo dunque osservazioni od emendamenti da presentare. Il sindaco di Norcia ha rappresentato dei punti rilevanti che meritano attenzione, approfondimento e confronto. Tuttavia, se l’Aula non ritiene di approfondire le osservazioni pervenute, ci riserviamo come Giunta regionale, di presentare un pacchetto ulteriormente integrativo con successivo provvedimento”.
Il presidente della Seconda Commissione, Eros BREGA, che doveva illustrare, quale relatore di maggioranza, il documento all’Aula, se a seguito dell’intervento iniziale di Chiacchieroni si era dichiarato disponibile al rinvio dell’atto in Commissione, dopo l’intervento della presidente Marini ha ritirato la sua disponibilità. E nel rimarcare di “non essere stato messo a conoscenza di alcuna osservazione pervenuta”, ha dichiarato la sua indisponibilità a ricoprire, sullo stesso atto, il ruolo di relatore
in Aula”. Intenzione ribadita anche dopo la decisione della Conferenza dei capigruppo di rinviare il documento in Commissione.