Ladro morto a Ponte Felcino, tre indagati
PERUGIA – Eduart Kozi. Albanese di 50 anni. In tasca un permesso di soggiorno, nel suo curriculum una sfilza di furti.
E’ lui l’uomo morto a Ponte Felcino per un colpo secco di pistola alla nuca. I Carabinieri lo hanno ritrovato ancora seduto nel sedile posteriore dell’Audi poche ore dopo aver messo a segno un mega colpo in una tabaccheria della zona, insieme ad altri ladri.
Eduart aveva ancora il passamontagna in volto ed i guanti.
Seduto accanto ad un frullino e un piede di porco. Nel portabagagli gratta e vinci, sigarette.
I suoi complici lo hanno lasciato lì per guadagnarsi la fuga che è riuscita in pieno.
Almeno tre i complici sui quali i militari stanno stringendo il cerchio.
Ore contate per la banda che si sarebbe messa in tasca più di 20.000 euro se il colpo fosse riuscito.
Invece ha dovuto lasciare tutto lì per scappare.
La Procura della repubblica di Perugia ha disposto una consulenza basistica per chiarire tutta la dinamica e la traiettoria dei colpi sparati.
Almeno 10 stando a fori e scheggiature ritrovati nell’auto e la vetrata di un condominio in frantumi.
Fatto certo che il tempo di distanza tra la sparatoria e il ritrovamento del corpo è di 4 ore.
4 ore fondamentali per i banditi per darsi alla fuga.
I Carabinieri stanno intanto analizzando tutte le telecamere di videosorveglianza.
Dall’entrata della tabaccheria, a tutta la strada che i banditi hanno percorso.
L’indagine per omicidio è comunque tutta in piedi e, come riporta Umbria 24, ha iscritto nel registro degli indagati tre persone: i due carabinieri e la guardia giurata. L’idea, come ha detto a La Nazione il procuratore De Ficchy, è che la dinamica non sia ancora chiara.