Saracinesche abbassate a Terni: flop nel 2017 dei negozi
TERNI – Vendita al dettaglio addio. E per chi resiste alla crisi va sempre peggio. A Terni come a Perugia e nel resto dell’Umbria i dati sul commercio al dettaglio sono più che negativi. Numeri che arrivano dalla Camera di Commercio e che evidenziano soprattutto la vita breve dei negozi. Per quanto riguarda il trend del settore in città nel 2017 le attività aperte erano 2841.
Solo un anno dopo sono scese a 2820. Il settore soffre.
I commercianti sono esasperati. E i motivi per cui le persone non spendono più come prima sono immaginabili.
Si lavora meno e di più, si tende a risparmiare, si fa a meno delle spese superflue.
Nel centro città e periferia sono state 43 le attività cessate nel 2017. A fronte di queste fortunatamente 21 hanno invece aperto le loro porte.
Corso Vecchio, Via Garibaldi, Corso Tacito. Le strade più importanti della città con saracinesche abbassate e cartelli di vendita o affitto.
Non va meglio nelle zone di Via Galvani e via Pacinotti. In un momento in cui basta un click per acquistare a bassissimo costo capi di abbigliamento, oggetti per la casa, e chi più ne ha più ne metta.
I siti online spopolano, ed il cliente può tranquillamente fare una breve ricerca per trovare ciò che desidera.
Chi vuole intraprendere ed aprire una attività commerciale oggi ci pensa e ripensa. Non aiutano i costi dell’affitto da pagare a fine mese quando gli incassi non ne riescono a coprire le spese.
Anche sulla questione ztl i pensieri si dividono. Chi predilige un’apertura h24, chi in fasce orarie, chi ancora la vorrebbe chiusa così com’è oggi.
Tutte questioni che sono rimaste ferme nell’incontro l’assessore Fatale ed i commercianti ternani.
Sarà ora di riprendere il discorso?