Elezioni Perugia, Mdp: “Ok a Giubilei, ora verifica sul programma”
PERUGIA – A Mdp Giuliano Giubilei come candidato del centrosinistra piace, ora però serve una “verifica sul programma”. Lo dice una nota del partito, che riassume la posizione del coordinamento.
” Articolo1-MDP – dice – ha lavorato alacremente all’apertura di questo processo, svolgendo un ruolo importante nella costruzione di un comune impianto politico e culturale, nella tessitura delle alleanze e nella definizione dell’identikit di una figura che avrebbe dovuto guidare questo percorso. La nostra assemblea perugina ha innanzitutto ribadito la necessità di mantenere lo spirito e la metodologia che hanno caratterizzato questa fase, coinvolgendo realtà civiche e associative e invitando nuovamente alla partecipazione quelle forze politiche che per il momento hanno scelto di non aderire a questo processo, in cui c’è spazio per tutti e che per sua natura rimane aperto. In secondo luogo, la figura di Giuliano Giubilei, stimato professionista, figura popolare e radicata nel territorio, risponde certamente a quel profilo civico e super-partes tratteggiato e condiviso da tutte le forze politiche. Ci sia consentito a questo proposito riaffermare che non solo la candidatura di Giubilei non è riconducibile ad alcun partito, ma rappresenta un equilibrio virtuoso tra i soggetti al tavolo che hanno e avranno pari dignità e pari peso. In questo senso accogliamo positivamente l’atteggiamento del Pd che dopo mesi passati a farsi del male ha deciso di mettersi all’ascolto e guardare fuori. E questa, aldilà delle strumentalizzazioni e nel rispetto delle posizioni di ognuno, è una buona notizia, che per il momento non trova riscontro anche a livello nazionale”.
“Chiaramente sarà necessario effettuare una verifica per sottoporre al candidato quel programma fondamentale che i soggetti politici e civici stanno definendo, poiché sarà egli stesso a interpretarlo e realizzarlo. In tal senso riteniamo che dal punto di vista progettuale meriti più attenzione il contrasto all’esclusione sociale e alle crescenti diseguaglianze socioeconomiche, che sono acuite dalla regressione che a Perugia hanno subito welfare e servizi. Sarà opportuno elaborare assieme un piano straordinario per il lavoro e il rilancio dell’economia cittadina, che deve ripartire da una grande strategia di rigenerazione urbana e riqualificazione del patrimonio pubblico e privato. Inoltre dovremo mettere in campo degli strumenti che riducano la distanza tra territori e politica, che è cresciuta in questi anni a causa di un’amministrazione il cui sguardo non oltrepassa la cinta muraria: una sciagura per il centro storico, mentre i quartieri decentrati venivano abbandonati a loro stessi. A tal proposito crediamo che la formula dei consigli di quartiere possa rappresentare il migliore strumento per la reistituzionalizzazione della partecipazione popolare. Un piccolo mattone è stato posto. Ora sarà fondamentale procedere con determinazione e coesione, mettendo nero su bianco la nostra visione per la Perugia del futuro che dovrà fronteggiare l’irrilevanza del pensiero del Sindaco, alla mercé di una destra su posizioni sempre più estreme, distante dalla storia democratica perugina, dalla cultura laica alla dottrina sociale della chiesa cattolica”.