Perugia, le iniziative in vista del Natale: speranza con l’Avvento di fraternità
PERUGIA – «Desideriamo avvicinarci al Natale rinvigorendo la nostra speranza. La speranza dei miti e dei piccoli. La speranza dei semplici e dei poveri». Così il cardinale arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, nel suo messaggio per il “tempo forte” di Avvento inviato dalle colonne del quotidiano Avvenire, domenica 9 dicembre, nel rilasciare un’ampia intervista su importanti temi pastorali e sociali, esortando i «laici cattolici» a promuovere «un Forum civico aperto a chi ha a cuore un futuro solidale ed europeo».
Preparandosi la comunità diocesana perugino-pievese a vivere il Natale come «segno di speranza per chi è in difficoltà», domenica 16 dicembre, Terza d’Avvento, la Caritas promuove nelle comunità parrocchiali una giornata di sensibilizzazione a favore delle sue opere segno. Si tratta dell’“Avvento di fraternità” per essere vicini ai fratelli bisognosi di aiuti non sempre materiali, frequentatori del Centro di Ascolto diocesano dove annualmente si recano in 3.000. Sono persone che non chiedono solo denaro per pagare le utenze domestiche, l’affitto, gli studi dei propri figli …, ma in difficoltà per la perdita del lavoro, per una grave malattia o per un lutto improvviso in famiglia. Chi non ha più una casa trova ospitalità al “Villaggio della Carità” (sede della Caritas diocesana), che attualmente ospita 10 famiglie (per complessivi 40 adulti e minori). Diverse persone sono accolte durante l’anno, per brevi-medi periodi, nelle Case “Sant’Anna dei Servitori”, per uomini senza fissa dimora, e “San Vincenzo de’ Paoli”, per donne sole con minori, o viene servito loro, dal lunedì al sabato, un pasto caldo al Punto di Ristoro sociale “San Lorenzo”. Quest’opera segno, attiva da dieci anni (2008-2018) grazie a un progetto di collaborazione della Caritas con il Comune di Perugia, è anche luogo di ascolto e di condivisione di tante storie di vita. Non da ultimo è l’aiuto settimanale a più di 1.200 famiglie in difficoltà fornito dai quattro Empori della Solidarietà realizzati dalla Caritas con le Parrocchie di “zone sensibili”: Perugia città, San Sisto, Ponte San Giovanni e Marsciano.
A Natale, come per tutto l’anno, non viene meno la vicinanza e l’attenzione della Chiesa locale a queste opere di carità. La Caritas diocesana si attiva nel periodo di Avvento, come in quello di Quaresima, a sensibilizzare quanti posso condividere parte dei loro averi con chi ha meno o non ha nulla, promuovendo una raccolta di offerte in denaro, come è tradizione, la Terza Domenica d’Avvento, il prossimo 16 dicembre, in tutte le comunità parrocchiali dell’Archidiocesi.
“Tenerezza e gratuità dell’amore”.
Nell’attesa della giornata “Avvento di fraternità 2018”, l’Associazione perugina di volontariato (Apv), promossa dalla Caritas diocesana, organizza mercoledì 12 dicembre, alle ore 17.30, presso il “Villaggio della Carità” di Perugia (via Montemalbe 1 – zona via Cortonese), l’incontro di riflessione in preparazione al Natale dal titolo: “Tenerezza e gratuità dell’amore”. Interverrà Giovanna Negrotto Cambiaso, sorella della Fraternità pellegrina contemplativa frère Charles de Foucauld di Assisi.
Il “Pranzo di Natale” offerto dal cardinale Bassetti.
E’ una tradizione che si consolida negli anni l’appuntamento del “Pranzo di Natale” offerto dal cardinale Gualtiero Bassetti a quanti sono soli o senza fissa dimora, frequentatori abituali delle parrocchie del centro storico, alle persone che vivono tutto l’anno nelle opere segno diocesane e agli assistiti dei progetti corridoi umanitari e accoglienza richiedenti protezione internazionale. Il prossimo 25 dicembre si ritroveranno in molti insieme al cardinale Bassetti e ai suoi collaboratori Caritas, presso la struttura ricettiva diocesana “Villa Sacro Cuore” di Perugia, per consumare insieme il pranzo della festività religiosa più attesa dell’anno. Simili iniziative si svolgono nel periodo natalizio anche in comunità parrocchiali di periferia e non poche famiglie perugine iniziano ad aprire le porte delle loro case alle persone in difficoltà o che vivono in solitudine.