Diritto allo studio: Adisu liquida la prima rata delle borse di studio a 4.315 studenti universitari
PERUGIA – L’Agenzia per il Diritto allo Studio Universitario dell’Umbria ha provveduto alla liquidazione della prima rata di borsa di studio per l’anno accademico 2018/2019. Ne dà notizia Maria Trani, commissaria straordinaria dell’Adisu.
La liquidazione riguarda 4.315 studenti (nessuno degli studenti che aveva diritto è rimasto escluso) per complessivi € 3.896.595,28 comprensivi dei fondi comunitari, ministeriali e regionali. Tra l’altro anche quest’anno, per la seconda volta consecutiva ed aumentando notevolmente le somme impegnate, l’Adisu è riuscita ad utilizzare i finanziamenti del Fondo Sociale Europeo che hanno permesso di coprire le borse di studio di 1411 studenti per quasi 1milione e 400mila euro.
Il bando di concorso stabilisce che il pagamento della prima rata della borsa di studio venga disposto ai soggetti dichiarati beneficiari entro il 31 dicembre 2018, ad eccezione delle matricole magistrali che si iscrivono entro il 28 febbraio 2019. Quasi certamente dunque a partire dalla prossima settimana, gli studenti troveranno in banda la prima rata della borsa di studio.
“L’Agenzia comunque – afferma Trani – sostiene il Diritto allo Studio non solo con la quota in denaro rappresentato dalla Borsa di studio ma anche con l’erogazione del servizio abitativo (circa 1300 posti letto a concorso) e del servizio ristorativo.
Proprio in questi due ambiti sono concentrati i maggiori sforzi dell’Agenzia e della Regione Umbria, al fine di garantire da un lato la totale copertura delle borse di studio per tutti gli idonei e dall’altra i più alti standard qualitativi nel campo della ristorazione e della residenzialità.
In questi ultimi anni – afferma l’amministratrice – i ristoranti universitari gestiti dall’Adisu sono stati oggetto di costanti interventi volti al miglioramento del servizio, attraverso ristrutturazioni edili e l’applicazione dei principi di stagionalità e territorialità, sia nell’approvvigionamento dei prodotti che nella proposta di menu. Questi interventi hanno permesso ai ristoranti universitari di offrire una notevole scelta di piatti e menu che, oltre a sostenere una grande tradizione gastronomica, garantiscono anche il rispetto dei precetti religiosi personali”.
“Anche la qualità delle residenze universitarie concorre ad elevare lo standard del Diritto allo Studio, come la nuova Residenza universitaria di Monteluce, inaugurata nel mese di ottobre, che ha aumentato di 150 unità il numero di posti letto resi disponibili dal bando di concorso.
E, con l’obiettivo di migliorare ogni anno l’erogazione dei servizi – conclude Maria Trani – l’Agenzia promuoverà agli inizi del 2019 una serie di “customer satisfaction” presso la totalità degli studenti borsisti, raccogliendo pareri e consigli utili alla valutazione dei servizi offerti e alla definizione di eventuali correttivi”.