Città di Castello, esaminate le osservazioni al Prg: il 28 gennaio si esprime il consiglio
CITTA’ DI CASTELLO – Le 23 osservazioni alla prima variante di assestamento del prg di Città di Castello il 28 gennaio prossimo giungeranno all’esame del consiglio comunale, che dirà l’ultima parola e procedere all’approvazione di tutta la parte strutturale entro marzo. Questi i tempi previsti per l’assessore all’Urbanistica tifernate Rossella Cestini che ieri è intervenuta alla seduta di esame dei quesiti da parte della Commissione Assetto del Territorio, presieduta da Luciano Tavernelli, consigliere del Pd, che ha riassunto le tappe “la commissione esprime un parere su ognuna, che dovrà essere confermato o meno dal consiglio”. “É un momento importante verso il completamento del percorso. del percorso. Non sono osservazioni di grande rilievo, dato che si tratta di un secondo esame della parte strutturale, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale che ha modificato la legge regionale relativamente agli aspetti geologici”. Alla seduta erano presenti i consiglieri Luciano Domenichini e Mirco Pescari del Pd, Vittorio Morani, Luigi Bartolini ed Ursula Masciarri del Psi, Marcello Rigucci della Lega, Giovanni Procelli de La Sinistra, Nicola Morini di Tiferno Insieme e Vincenzo Bucci di Castello Cambia, Andrea Lignani Marchesani di Fratelli d’Italia. Ad illustrare i quesiti Federico Calderini, dirigente dell’Urbanistica, e Marcella Mariani, referente del Servizio Prg e Strumenti Attuativi. La prima osservazione chiede la riperimetrazione di un terreno vicino l’ospedale ed è stata giudicata non accoglibile all’unanimità; no unanime tranne astensione di Marcello Rigucci, capogruppo della Lega, anche per la seconda riferita ad un ampliamento degli edifici esistenti a San Maiano. Astensione anche per Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme sull’osservazione accolta di via Cortonese nella quale un’azienda chiede la trasformazione da servizi ad attività produttive. Giudicata non accoglibile all’unanimità la quarta in cui alcuni privati chiedono la classificazione come tessuti per attività e servizi in analogia a lotti vicini nei pressi della rotatoria della e45. Tre astensioni, Rigucci, Morini e Mirco Pescari, consigliere del Pd, per l’osservazione presentata d’ufficio dai tecnici comunali. La sesta è localizzata a Promano su un’area agricola perirubana che si vuole destinare da spazio rurale a servizi ma non è stata accolta perché non conforme al piano, motivazione ricorrente tra quelle non ammesse. La settima è stata rigettata all’unanimità perché segnala un’incongruenza tra lo strutturale o l’operativo in località Casella sulla strada di via della Canonica, che attiene l’operativo Nell’ottava oltre un’integrazione sulla cartografia di un distributore di benzina, il privato chiede l’estensione della destinazione d’uso all’area antistante a San Maiano. L’errore per gli Uffici va corretto ma per tutta la commissione la richiesta non è conforme al piano. La nona a Coldipozzo chiede che un terreno classificato come agricolo venga classificato come Zauni, istanza non conforme al piano, che i commissari hanno confermato, tranne Luigi Bartolini, consigliere del Psi, astenuto. La decima riguarda un’area verde pubblico in zona Riosecco, che il piano inserisce nella disciplina pregressa non attuata, perché torni dallo spazio agricolo a quello urbano. No degli Uffici e della commissione tranne Rigucci. La undicesima riguarda la fascia di una Zauni, aree dove è previsto attivare nuove urbanizzazioni, a Cerbara che il proprietario vuole sia classificata come residenziale. Ma per la commissione unanime dovrà essere discussa con l’operativo. A Bisacchi la dodicesima chiede che un terreno agricolo possa essere classificato come compatibile con un attività di promozione e vendita. Non accolta all’unanimità così come la tredicesima a Pulciarati in cui si chiede una modifica della Zauni, di competenza dell’operativo. La quattordicesima a Regnano in via Sicilia chiede di trasformare un tessuto in prevalentemente residenziale a supporto dell’unità produttiva. Oltre a stare all’operativo, gli uffici hanno ribadito che per la ASL commistione di residenziale e produttivo non è auspicabile. La commissione ha confermato all’unanimità. La quindicesima chiede la divisione della Zauni di Meltina in tre parti per permettere attivazione differenziate dei lotti e sarà rimandata all’operativo, parere tecnico e della commissione negativo. La sedicesima osservazione è a Cerbara, tra scuola e chiesa. Si chiede che un’area agricola venga inserita nella Zauni ma la proposta non è stata giudicata dimensionata per tecnici ed amministratori all’unanimità. Stesso problema e stesso pronunciamento per la diciassette riguarda l’ambito di salvaguardia della Piastra logistica, per una conversione a servizi e funzioni economiche connesse all’infrastruttura. La diciotto chiede la revisione dell’individuazione di una frana in località Promano sulla base di uno studio geologico commesso dal proprietario. No di tecnici e della commissione all’unanimità. La diciannove riguarda la località Teverina e chiede di cambiare una zona agricola in modo da ampliare un annesso esistente e di classificarlo come abitazione. Non accettabile all’unanimità. Il proponente delle osservazioni tra 20 e 22 chiede che l’area di Lerchi per lavorazioni inerti, ridotta, sia ripristinata al perimetro precedente. Sì solo nella parte dei proprietari, che è molto circoscritta, con l’astensione di Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia. La ventitré riguarda Fontecchio, un’area servizi già disciplinata dal precedente prg e importata tal quale nel nuovo. Per l’albergo si chiede un massimo in altezza di 15 metri e per gli altri edifici 8. Inoltre si chiede che una zona boscata sia inserita nel parco delle Terme. Accolta all’unanimità. La commissione ha rimandato al consiglio la decisione se esaminare le cinque osservazioni giunte fuori termine.