Perdite acquedotti, 10 milioni di euro di interventi sulla rete regionale
PERUGIA – Come è noto, l’Italia ha un patrimonio immenso di reti idriche che purtroppo scontano il peso degli anni, ma in Umbria si sta ora intervenendo per cercare di risolvere il problema. L’ultimo consiglio direttivo dell’Autorità umbra per rifiuti e idrico (Auri) ha infatti deliberato interventi per 10 milioni di euro volti a individuare e riparare le eventuali perdite occulte di acqua e a sostituire le condutture più vecchie e ammalorate. “Il problema c’è ed è molto sentito – ha commentato il presidente dell’Auri Cristian Betti – e proprio per questo abbiamo messo in campo un progetto strategico di enorme importanza, che interesserà tutta la regione. Si tratta di un’articolata serie di misure che non ha precedenti per portata economico-finanziaria e tenuta ambientale”. I lavori partiranno già nei prossimi giorni, assicurano dall’Auri, e coinvolgeranno tutti e quattro i sub ambiti.
Umbra Acque spa, che gestisce l’Alto e Medio Tevere, il Perugino e il Trasimeno (sub ambiti 1 e 2), realizzerà interventi per 6,4 milioni di euro di cui 3,56 milioni di euro sono messi a disposizione da Stato e Regione tramite il Fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc) 2014-2020. L’obiettivo è quello di recuperare 1,5 milioni di metri cubi di acqua all’anno e di risparmiare annualmente circa 151mila euro per effetto della minor quantità di acqua emunta dal sottosuolo.
Vus spa interverrà nel Folignate e nello Spoletino (sub ambito 3) con operazioni per 1,15 milioni di euro garantiti integralmente da Stato e Regione. In questo caso il risparmio previsto è di 940mila metri cubi di acqua all’anno.
La Sii spa, operante nel Ternano (sub ambito 4), ha in cantiere progetti per 2,4 milioni di euro, finanziati per 1,13 milioni di euro dalla Regione Umbria attraverso il Fsc 2014-2020. I lavori riguarderanno le reti idriche di Narni centro, Santa Lucia e Narni scalo, per un risparmio stimato annuo di 600mila metri cubi di acqua; di Amelia, per un recupero di circa 125mila metri cubi di acqua; e di Rivo e Gabelletta di Terni per un recupero di 500mila metri cubi di acqua. Il risparmio annuale energetico e gestionale auspicato è di 187mila euro.
“Complessivamente – ha sottolineato Betti – parliamo di un risparmio finanziario annuo di circa 500mila euro e recuperi idrici di 115 litri di acqua al secondo. Per rendere l’idea, questa cifra rappresenta il fabbisogno idrico annuale di una città come Foligno. È veramente un intervento clamoroso e inedito per la nostra regione, per cui dobbiamo ringraziare lo Stato, la Regione e le società che gestiscono il servizio”.