Tasse e tariffe, il Pd: “Romizi è fermo alle promesse del 2014 e certifica il suo fallimento”
PERUGIA – “È davvero incredibile: Romizi, rispolverando il più classico repertorio elettorale berlusconiano, continua a promettere di ridurre le tasse dopo che per cinque anni ha amministrato (male) Perugia aumentando imposte e tariffe”. Così, in una nota, il Pd di Perugia. “Per rinfrescare la memoria al sindaco, citiamo il suo programma di mandato, scaricabile dal sito del Comune, pagina 6: «abolizione dell’imposta di soggiorno – abolizione della Tosap sui passi carrabili – applicazione di tariffe dei servizi proporzionate al reddito e introduzione del cosiddetto ‘quoziente familiare’ ove tecnicamente possibile. […] contenimento di Imu e Tasi, (attività produttive e residenziali) e addizionale Irpef, nonché vantaggi fiscali, supplementari a quelli nazionali, per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici ed il rifacimento delle loro facciate». Ogni perugino – prosegue il Pd di Perugia – può agevolmente constatare quante delle promesse fatte da Romizi nel 2014 siano state mantenute: nessuna. Grazie alla ‘cura’ della Giunta Romizi, una famiglia media perugina di tre persone, rispetto al 2014, paga oggi in media decine di euro l’anno in più per tasse e tariffe. Un’impresa, un’attività commerciale o professionale, molto di più. E che dire della destinazione delle entrate dall’imposta di soggiorno, un milione l’anno che dovrebbe finanziare cultura, turismo, decoro urbano: quale destinazione? Tutti per Perugia 1416? Ora Romizi ci informa che ha risparmiato ben 800 euro all’anno sulle bottigliette d’acqua e che i bilanci comunali sarebbero stati sistemati. Onestà intellettuale avrebbe imposto di ricordare non solo che dal 2015 tutti i Comuni possono ‘spalmare’ i debiti in 30 anni, ma anche che ogni anno a Perugia continuano a mancare 10 milioni all’appello delle entrate, essendo stato fatto poco o nulla sul versante della riscossione delle morosità. Su questo fronte l’attuale amministrazione si dimostra totalmente inefficace e continua a creare residui attivi, come sistematicamente rilevato negli ultimi anni dall’organo di revisione sul rendiconto e sul bilancio di previsione. Non contento del carissimo prezzo imposto ai perugini per le promesse disattese, adesso Romizi esce dal letargo per annunciare nuovi efficientissimi servizi e mirabolanti progetti sulla viabilità, anche qui dopo cinque anni di totale immobilismo, promettendo, di nuovo, di abbassare quelle tasse e quelle tariffe che ha sistematicamente aumentato.
Caro sindaco, i perugini meritano rispetto e non di essere presi in giro: lei è libero di usare le stesse identiche promesse elettorali del 2014, ma se cinque anni di governo cittadino non sono bastati neanche per cominciare, perchè i cittadini dovrebbero continuare a crederle e riprovare con lei?
Occorre serietà e credibilità, discontinuità e cambiamento: noi siamo impegnati insieme a Giuliano Giubilei alla costruzione di una città delle persone, attenta ai loro bisogni e alle loro speranze. Con servizi di qualità all’altezza della storia della nostra città e con un carico fiscale e tariffario ridotto, giusto ed equo. Come gran parte dei perugini – conclude il Pd – vogliamo un’amministrazione che riesca a vedere, distinguere, affrontare e risolvere i problemi che ‘a monte’ determinano i mancati pagamenti da parte dei propri cittadini e che dichiari guerra senza quartiere ai ‘furbetti’ che evadono ai danni di chi onestamente da sempre paga”.