Esperti a confronto su disturbi del movimento e malattia di Parkinson

ORVIETO – Sabato 16 marzo (ore 9-19 circa) al Palazzo del Popolo di Orvieto si svolgerà la prima edizione di Itinerari SNO (società dei neurologi, neurochirurghi e neuroradiologi ospedalieri), evento interamente dedicato alla malattia di Parkinson e ai Parkinsonismi, organizzato dal dottor Carlo Colosimo, direttore della struttura di Neurologia dell’Azienda ospedaliera Santa Maria di Ternie grande esperto di disturbi del movimento e malattie degenerative del sistema nervoso centrale, con particolare riferimento ai quadri parkinsoniani atipici. Il convegno umbro è il primo di una serie di incontri annuali monotematici targati SNO, che toccheranno ogni anno una diversa regione italiana coinvolgendo noti esperti nazionali e stranieri di queste patologie.

Nella prima sessione del convegno organizzato a Orvieto saranno approfonditi i complessi rapporti tra intestino e cervello nella malattia di Parkinson: non solo infatti in questa malattia vi sono frequenti e spesso invalidanti sintomi gastrointestinali, ma addirittura la malattia potrebbe iniziare dall’intestino, come ipotizzato all’inizio di questo secolo dal noto patologo tedesco Heiko Braak.  Il secondo tema riguarda le forme rare e inusuali di parkinsonismo, che sono relativamente più frequenti nei soggetti con esordio giovanile dei sintomi (cioè prima dei 45 anni) e comprendono forme su base genetica, dismetabolica, iatrogena, degenerativa. Poiché alcune di queste forme sono curabili, è di fondamentale importanza che lo specialista sia sempre in grado di riconoscerle precocemente. La terza sessione prevede un aggiornamento sui nuovi farmaci per curare i sintomi parkinsoniani, ma anche sulle terapie immunitarie (anticorpi monoclonali, vaccini) in fase di avanzata sperimentazione e che potrebbero segnare un progresso epocale in questo campo se riuscissero a dimostrarsi capaci di arrestare la progressione di malattia.  L’ultima sessione tratterà infine dei problemi legati alle cure palliative nei soggetti parkinsoniani in fase avanzata di malattia: interverranno numerosi medici specialisti ma anche religiosi, come il vescovo di Orvieto-Todi Mons. Benedetto Tuzia.

 

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