Gubbio, a Palazzo Ducale c’è “Alfabeti”

 

GUBBIO – “ALFABETI / La scrittura nell’arte” è il tema nel convegno conclusivo alla mostra negli spazi espositivi del Palazzo Ducale di Gubbio.  Le infinite forme del pensiero, dalla parola alla scrittura, dal progetto all’opera, in una metamorfosi continua tra geometrie alfa-numeriche e voci esistenziali. L’artista è alla ricerca di possibili codici verbo-visivi, infinite varianti dei linguaggi, costellazioni di senso e poetiche contemporanee. Le letterature che verranno messe in campo nel convegno di Gubbio si riferiscono alla possibili relazioni tra le primarie Tavole Eugubine, la “torre di Babele” dell’artista americano Sol Lewitt, le strutture massive all’architetto pre-rinascimentale Matteo Gattaponi, gli artisti passati e contemporanei che attraversano e “scrivono” le pareti del Palazzo Ducale dalla museografia storica alla Biennale della scultura di Gubbio sino agli artisti Viaggiatori sulla Flaminia.

“La popolazione umbra è ritenuta la più antica d’Italia, si crede infatti che gli Umbri fossero stati chiamati Ombrici dai Greci perché sarebbero sopravvissuti alle piogge quando la terra fu inondata” (Plinio il Vecchio).

Intervengono: Emanuele De Donno, architetto – operatore culturale; Filippo Mario Stirati, sindaco di Gubbio; Paola Mercurelli Salari, direttore della Rocca Albornoz di Spoleto, del Tempietto sul Clitunno e del Palazzo Ducale di Gubbio (Dove la storia è narrata con simboli: il Palazzo Ducale di Gubbio); Augusto Ancillotti, assessore alla cultura,  già professore ordinario Glottologia e Linguistica – Università degli Studi di Perugia (Le Tavole Eugubine); Ettore Sannipoli, storico dell’arte (Il mito eugubino di Matteo Gattapone); Moreno Orazi, architetto / operatore culturale (Il Ponte delle Torri del Gattapone a Spoleto); Roberto Borsellini, storico dell’arte (Le Biennali di Gubbio).