E45: Cgil, Cisl e Uil in presidio: “Paese che crolla, ma non c’è un’idea di prevenzione”
CITTA’ DI CASTELLO – “Questo è un paese che frana, crolla, si allaga, ma non ha un’idea di prevenzione. Lo dimostra il fatto che un viadotto di poche centinaia di metri diventa pericoloso e questo determina il blocco di un’arteria strategica per l’Italia. Perché è chiaro che la chiusura della E45 non è un problema solo per i territori direttamente coinvolti, ma è un grande problema per l’intero paese”. Con queste parole Vincenzo Colla, vicesegretario generale della Cgil nazionale, ha chiuso oggi il presidio organizzato da Cgil, Cisl e Uil delle province di Perugia, Arezzo e Cesena, che si è svolto presso lo svincolo di Sansepolcro (Ar) della E45, la superstrada che collega Orte a Ravenna, attraversando Lazio, Umbria, Toscana ed Emilia Romagna, e che dallo scorso gennaio è stata prima completamente chiusa all’altezza del viadotto Puleto, per ragioni di sicurezza, e poi solo parzialmente riaperta (il passaggio resta interdetto a camion e autobus).