Ast, Confindustria: “Basta con la guerra di trincea”, Bellanova: “Rsu sospenda lo sciopero”
“Basta con la guerra di trincea, rimodulare o sospendere lo sciopero anche per il bene dell’indotto”. E’ questo l’appello lanciato oggi dal vicepresidente di Confindustria Umbria e presidente della sezione di Terni, Stefano Neri, ai lavoratori dell’Ast arrivati al 32esimo giorno di mobilitazione. Un invito che arriva alla vigilia dell’assemblea delle rsu Ast decidere sullo sciopero dopo le polemiche e le divisioni emerse tra gli stessi lavoratori.
Questa mattina in una conferenza stampa Neri è tornato a ribadire che “lo sciopero sta cagionando, involontariamente, un danno non solo all’Ast ma, con un effetto a catena, a tutte quelle imprese che sono alle sue spalle e che non c’entrano nulla con la vertenza”. La conferenza stampa ha concluso il vertice “urgente” con una trentina di aziende dell’indotto delle acciaierie, che occupano circa 1200 persone e che sono in piena “emergenza” per il perdurare della protesta dei lavoratori dell’Ast. “Quelle dell’indotto – ha spiegato Neri – sono ditte già messe duramente alla prova dalla crisi degli ultimi anni e da un mese, avendo in diversi casi soltanto l’acciaieria come cliente, hanno di fatto vista bloccata la loro attività”.
Il presidente di Confindustria di Terni ha detto anche che “queste sono imprese che a differenza della grande industria non beneficiano di analoghe misure di protezione e non hanno lacuna copertura a livello di ammortizzatori sociali e quindi, trovandosi in difficoltà rischiano di chiudere”.
Scendendo nel dettaglio della vertenza, Neri ha sottolineato come “nella prima fase della vertenza i sindacati hanno fatto bene il loro mestiere, ora facciano altrettanto e rimodulino la protesta e sospendano lo sciopero a oltranza. Nessuno vuole dire agli altri quello che deve fare, non è una critica all’atteggiamento degli operai, nostri concittadini, che ai presidi giorno e notte stanno facendo sacrifici convinti che sia una cosa giusta. Il problema ora è sull’utilità”. Secondo il presidente degli industriali ternani la coda della trattativa deve allora svolgersi “a cancelli aperti, perché la contrapposizione ideologica non porta da nessuna parte. Oggi siamo in una fase nuova della trattativa, è tempo di porre con attenzione gli occhi all’ultimo documento di accordo che, in diverse parti, testimonia questo passaggio”.
Sulla questione dello sciopero interviene oggi anche il sottosegretario al Lavoro, Teresa Bellanova: “Auspico che domani alla luce dei notevolissimi passi avanti fatti sugli esuberi e dell’invito all’azienda a mitigare le asperita’ si possano rivedere le forme di lotta dei lavoratori”. “In questo modo -spiega il sottosegretario Bellanova – sarà possibile riprendere il confronto con più serenità, per le persone che tornerebbero al lavoro e quindi a percepire uno stipendio e per l’azienda, che rischia di essere danneggiata, con ripercussioni che potrebbero coinvolgere anche i lavoratori”.