“Il Diluvio” di Leonardo va in scena all’Accademia
PERUGIA – Anche l’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia celebrerà la ricorrenza dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci. E lo farà dedicandogli uno spettacolo, “Il Diluvio”, ispirato al suo testo, breve ma intenso, ma anche ai disegni che il grande genio di Vinci ha realizzato per descrivere la sua particolare visione. “Nonostante siano trascorsi tutti questi secoli – spiega il professor Giancarlo Cauteruccio docente di Scenografia -, il tema dell’acqua, e quindi della sua violenza, della sua determinazione, è di grande attualità, perché purtroppo assistiamo alle alluvioni, dove perde la sua natura pacifica per diventare anche distruttiva. L’idea, quindi, è stata quella di partire dal testo di Leonardo, che si interroga e descrive ciò che l’acqua determina, ma pone al contempo anche un altro problema: pensare all’acqua come personaggio che cerca di giustificare i suoi atti dicendo che nella sua natura è pacifica, calma, come succede quando i fiumi vengono lasciati liberi, senza argini, ma che, al contempo, se costretti dagli argini stessi, esondano, non riuscendo a controllare la loro forza”.
È su questo concetto, sull’idea geniale di Leonardo, che si svolgerà la performance degli studenti. Un appuntamento che andrà in scena nel chiostro dell’Accademia il 10 giugno, alle 21.30, ad ingresso gratuito. L’attore Roberto Visconti interpreterà il testo di Leonardo nella lingua originale, quindi in un italiano “volgare”, mentre gli allievi entreranno a far parte del paesaggio, diventando azione ed energia, come delle onde, nella scena realizzata attraverso un video mapping e con le musiche originali eseguite dal vivo dal polistrumentista Gianfranco De Franco, mentre Alessandra Capponi coordinerà tutta la messa in scena insieme a Massimo Bevilacqua. Un cast che si ritrova quindi insieme per il quarto anno, realizzando lo spettacolo di fine anno accademico. Il corso di Scenografia 1 e 2 del biennio specialistico, coinvolge anche gli studenti del triennio (Scultura, Pittura, etc.). Una performance dal tono installativo che vedrà all’opera una quarantina di allievi, compresi coloro che, dietro le quinte, si occupano della gestione tecnica, audio-video, etc. I costumi, neutri, entreranno in azione attraverso degli elementi, perché l’unico personaggio protagonista è l’acqua. “Partiamo dal concetto Leonardiano – conclude Cauteruccio -, ma poi sviluppiamo il tema anche in senso contemporaneo perché l’acqua è una problematica che ha molto a che vedere con la nostra realtà, sia dal punto di vista industriale, che della tutela, che dell’economia”.