Bcc Umbria celebra la Festa del socio tra socialità e importanti obiettivi
PERUGIA – “È un modo per far festa ma anche per dare un riconoscimento tangibile al nostro capitale sociale umano, perché la nostra banca è cooperativa e senza soci non avrebbe ragione di esistere”. Così il presidente di Bcc Umbria, Palmiro Giovagnola, ha parlato di quello che è ormai un appuntamento tradizionale per la banca, la Festa del socio, in programma come sempre a Città della Pieve, quest’anno domenica 7 luglio. Alla presentazione dell’evento, mercoledì 3 luglio, nella sede legale di Bcc Umbria, in piazza IV Novembre a Perugia, ha partecipato anche il direttore generale dell’istituto di credito cooperativo Marcello Morlandi. “Una festa partita 15 anni fa quasi per scommessa come CrediUmbria – ha proseguito Giovagnola – e che ha funzionato bene visto che siamo arrivati alla 16esima edizione con un afflusso di soci sempre importante, l’anno scorso abbiamo raggiunto le 2.300 presenze”. Un’iniziativa che celebra la capacità di stare insieme attraverso diversi momenti come la visita guidata, a partire dalle 17, del centro storico pievese con le sue bellezze culturali e architettoniche, tra cui il Museo civico diocesano di santa Maria dei servi e la Cattedrale dei santi Gervasio e Protasio, e la cena itinerante, dalle 18.30, nelle taverne dei terzieri Borgo Dentro, Castello e Casalino in cui degustare l’antipasto, il primo e il secondo. Ci si sposta quindi in piazza Unità d’Italia per la consegna, alle 21.15, di premi a figli di soci diplomati e laureati lo scorso anno che lascia poi spazio allo spettacolo: il musical ‘The Beatles revolution’, nei 50 anni dall’uscita del disco ‘Abbey road’, che vedrà sul palco The Beatbox accompagnati dalla Roma Philharmonic orchestra e i suoi 42 elementi. “In queste occasioni di festa – ha aggiunto Morlandi – passato, presente e futuro della banca trovano un comun denominatore”.
L’incontro è stato anche l’occasione per ricordare chi è Bcc Umbria e tracciare il suo identikit in questo periodo di grandi cambiamenti, che ha visto il suo ingresso nel Gruppo bancario Iccrea: 29 filiali, 182 dipendenti, 82 comuni di competenza in Umbria con marginalità fuori regione, circa 6.600 soci e 36mila clienti. “Tra le Bcc – ha commentato Giovagnola – siamo ormai una banca di standing medio alta con una raccolta che sfiora il miliardo di euro e impieghi per oltre 600 milioni di euro. Nel 2018 abbiamo chiuso il bilancio con un utile di 3 milioni di euro e fatto un grandissimo lavoro di pulizia del credito anomalo passando dal 27-28% al 16% con l’obiettivo per il 2019 di arrivare al 10-11%”. “Noi – ha aggiunto il direttore Morlandi – siamo una banca significant che non dipende più dalla Banca d’Italia ma dalla Bce”. Il presidente Giovagnola ha anche ricordato come Bcc Umbria sia coinvolta in un’altra importante operazione. “Stiamo lavorando – ha detto Giovagnola – a un’ulteriore ipotesi aggregativa con la Banca Cras credito cooperativo toscano. Salvo imprevisti, la settimana prossima dovremmo assumere la delibera favorevole al progetto di fusione delle due banche con decorrenza, secondo noi, dal primo gennaio 2020”. “Il rischio – ha concluso Giovagnola – è che più la banca aumenta di dimensioni più possa perdere il contatto con il territorio, la nostra scommessa è far convivere le due cose”. E in fatto di progetti e prospettive il presidente Giovagnola e il direttore Morlandi hanno annunciato anche l’apertura di nuove filiali, un virtual bank office a San Gemini a metà luglio e una nuova sede a Narni Scalo a settembre. C’è poi un’idea, ancora da concretizzare, che riguarda Narni centro con l’ipotesi di apertura di una filiale.