Usl Umbria 1, gli obiettivi del commissario Lavazza: continuità delle cure, integrazione e nuove tecnologie
GUBBIO – Venerdì 12 luglio il Commissario straordinario della Usl Umbria 1 Luca Lavazza, insieme all’assessore regionale alla Sanità Antonio Bartolini, si è recato nei due ospedali DEA dell’Emergenza-Urgenza per conoscere i sindaci, le associazioni di volontariato attive nei rispettivi territori e i responsabili di struttura e i coordinatori dei due presidi ospedalieri e dei due distretti sanitari. La visita è iniziata a Branca con una prima conoscenza dei sindaci e una presentazione generale che si è tenuta nell’Auditorium dell’ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino. Nella stessa mattinata il commissario Lavazza e l’assessore Bartolini si sono poi spostati all’ospedale di Città di Castello, dove, dopo aver incontrato i sindaci, nella sala riunioni della Direzione si è presentato anche ai direttori di struttura, ai coordinatori del Presidio ospedaliero e del Distretto e alle Associazioni presenti.
Nel corso dei due incontri il Commissario Luca Lavazza ha presentatogli obiettivi del mandato. “In particolare – ha spiegato – punterò sull’integrazione tra Azienda Ospedaliera di Perugia e gli ospedali della Usl Umbria 1 al fine di garantire la presa in carico delle persone malate assicurando la continuità della cura e dell’assistenza su tutte le strutture ospedaliere e territoriali. In questi mesi l’attività della direzione, inoltre, si concentrerà anche sulla trasparenza e sulle operazioni di anticorruzione, sul rischio clinico e la sicurezza dei luoghi di lavoro nonché sulle nuove tecnologie che contribuiranno a risolvere i quesiti diagnostici e terapeutici in tempi ancora più rapidi”.
Entrando nel dettaglio delle attività dei singoli territori, il commissario Lavazza ha ribadito l’importanza di implementare la rete di servizi nelle zone di confine come l’Alto Chiascio e l’Alto Tevere in modo da attrarre verso le strutture presenti cittadini anche di altre regioni anche stringendo relazioni formali con le Usl confinanti.