Omicidio Roma, solidarietà di Verini e del Pd umbro all’Arma dei carabinieri
PERUGIA – “Questa mattina ho espresso a nome del Pd umbro e mio personale solidarietà e cordoglio all’Arma dei Carabinieri per quanto accaduto l’altra notte a Roma. L’ho fatto personalmente con il comandante della Legione Carabinieri Umbria Massimiliano Della Gala, perché è giusto far sentire in questo momento drammatico per l’Arma, per il Paese e per la città di Roma, tutta la nostra vicinanza alle forze dell’ordine e alla famiglia del vice brigadiere Mario Cerciello Rega, brutalmente assassinato mentre difendeva la sicurezza dei cittadini in pieno centro a Roma, a un passo dalla corte costituzionale e dalla cittadella giudiziaria”. Così in una nota il commissario del Pd umbro e parlamentare Walter Verini. “Oltre questo – ha aggiunto – vogliamo ringraziare tutte le forze dell’ordine che giorno e notte, spesso con stipendi e risorse del tutto inadeguate, vigilano sulla sicurezza di tutti noi. Un tema che la nostra comunità non deve mai dimenticare”. “E voglio al tempo stesso esprimere disgusto e un sentimento di vergogna – ancora Verini – per la speculazioni volgari che sono state fatte per tutta la giornata di ieri e che come spesso accade, anzi quasi sempre, sono nate dalle dichiarazioni scomposte di colui che dovrebbe fare il ministro dell’Interno ma che in realtà è un seminatore d’odio, di atti che offendono i principi della convivenza civile. Ieri Salvini ha iniziato lanciando accuse a presunti assassini nordafricani. Lo hanno seguito altri, anche un parlamentare umbro della destra. Prima ancora che si sapesse cosa fosse successo, queste persone, che vorrebbero governare la nostra regione, hanno voluto fare la solita sporca equazione tra sicurezza e immigrazione, in una campagna elettorale permanente. Sono ancora in corso le indagini, ma hanno confessato due ragazzi americani, facendo cadere il teorema immigrazione uguale insicurezza. Ma intanto è stato seminato il germe dell’odio e dell’intolleranza. La nostra condanna rispetto a queste speculazioni è forte e ferma: un conto è governare l’immigrazione e gestire i flussi, un conto è speculare sulla paura e instillare nella comunità i germi del razzismo, dell’odio, dell’intolleranza, che significano più insicurezza. Noi pensiamo che questa regione non meriti che l’odio e l’intolleranza, che sono estranei alla nostra terra, prendano piede”.