Montefalco, la maggioranza prende atto del buco: tagli e aumenti delle tasse
MONTEFALCO – La paralisi del Comune è ad un passo, con la conseguente incapacità nel riparare una fogna, una frana, zero manutenzione. Zero contributi per le associazioni sportive, per le scuole (comprese le spese telefoniche). Ridotti gli straordinari del personale, compresi i vigili urbani, ma anche ridotte le spese per le manifestazioni estive e gli eventi di promozione.
Un quadro a tinte fosche, quello che è uscito dall’ultimo consiglio comunale del 31 luglio e che viene denunciato dall’opposizione di “Siamo Montefalco”. Si è preso atto, in quell’occasione, che le previsioni di entrata contenute nel bilancio di previsione 2019-2021 approvato appena lo scorso 16 Aprile dall’amministrazione Tesei risultavano “incongrue” e quindi ha provveduto ad abbatterle per oltre 320 mila Euro.
“Con ciò – spiegano – si è determinato un potenziale disavanzo (vietato dalla legge), che ha impedito di attestare l’equilibrio di bilancio e quindi, al fine di evitare il dissesto e lo scioglimento del consiglio comunale, l’amministrazione ha provveduto a tagliare (e in alcuni casi azzerare) le previsioni di spesa non obbligatoria per servizi essenziali quali scuola, manutenzioni, sicurezza, sociale, servizi cimiteriali, cultura, promozione economica e manifestazioni turistiche, sport e contributi ad associazioni culturali, sportive e di volontariato. Tuttavia, l’ammontare del buco creatosi è talmente elevato che né questo drastico taglio della spesa, né la sottrazione dalla parte investimenti delle risorse degli oneri di concessione, sono bastate a ristabilire l’equilibrio di bilancio. Pertanto, l’amministrazione ha dovuto deliberare l’aumento (retroattivo dal 1 gennaio) dell’addizionale comunale IRPEF”.
“Passate le elezioni, finite le bugie e le mistificazioni, i nodi stanno venendo al pettine a Montefalco e, purtroppo, a farne le spese sono i cittadini, costretti a mettere ulteriormente e pesantemente mano al portafoglio per coprire buchi prodotti dall’irresponsabile amministrazione di questi ultimi 10 anni. I fatti oggi riconosciuti ufficialmente anche dal sindaco, dalla giunta e dai consiglieri di maggioranza dimostrano che quanto sostenuto dalla nostra lista prima delle elezioni corrispondeva purtroppo a verità e che le rassicurazioni del precedente sindaco Tesei e dell’allora candidato sindaco Titta erano semplicemente bugie e tentativi di ingannare i cittadini-elettori, nascondendo loro il reale stato delle finanze comunali. È stato a dir poco imbarazzante che il sindaco, la giunta e i consiglieri di maggioranza, in oltre 3 ore di seduta, tenutasi con una grande affluenza di pubblico, non abbiano neppure tentato di replicare alle nostre gravi denunce. Nei giorni scorsi, gli uffici finanziari del Comune hanno accertato che il bilancio di previsione presentava stime d’entrata gonfiate per circa 320 mila Euro, previsioni che, quindi, autorizzavano l’ente a spendere soldi che in realtà non vi erano e non vi sarebbero mai stati!”.
“È pensabile che questo irresponsabile modo di operare sia stato adottato anche negli anni precedenti e che ciò sia la causa dell’enorme disavanzo accertato dal consuntivo 2018 (€1,6 Mln), nonché dell’abnorme massa di residui attivi (€11 Mln). Laddove tali residui non riscossi si dimostrassero anche solo in parte non effettivamente esigibili o addirittura non sussistenti condannerebbero, nella prossima primavera, il Comune al dissesto, senza ulteriori possibilità d’appello. Dissesto che nei fatti esiste già e di cui i cittadini stanno pagando il prezzo, stante che, come detto, è stata tagliata tutta la spesa corrente per i servizi, non obbligatoria per legge: non vi sono risorse proprie per gli investimenti (neppure tutte quelle degli oneri di urbanizzazione pagati dai cittadini). In quanto all’ammontare totale dei debiti di vario tipo del Comune, l’ente ha accumulato oltre 1 Mln di Euro di debiti con VUS e con altri fornitori per fatture non pagate già scadute, nonostante abbia assunto un mutuo per la liquidità di 650 mila Euro e abbia già utilizzato almeno 1,2 Mln di Euro di anticipi di cassa da parte del Tesoriere, che ovviamente devono essere restituiti. Tutto ciò, se sommano al disavanzo accertato di 1,6 Mln di Euro e ai 7 Mln di Euro di mutui, porta l’ammontare complessivo, salvo ulteriori sorprese derivanti dal riaccertamento dei residui attivi, a 11 Mln di Euro (2000 Euro pro capite per abitante !!!). Per non far saltare subito il banco l’amministrazione ha aumentato l’addizionale IRPEF, dopo che di nascosto, a marzo, aveva aumentato la TARI, mentre IMU e TASI erano già da tempo al livello massimo applicabile!!!”.
L’opposizione grida al “vero modello Montefalco. I cittadini pagheranno tasse altissime in cambio di servizi minimi essenziali, politiche di sviluppo e investimenti inesistenti. Vogliamo capire come sia stato possibile arrivare a tutto questo! Per questo abbiamo proposto che il consiglio comunale insedi una commissione d’inchiesta, per accertare la reale dimensione del problema, le sue cause e le eventuali responsabilità. Vogliamo che si faccia effettiva chiarezza subito anche al fine di poter iniziare a porre rimedio a questa drammatica situazione, quanto prima con interventi efficaci e di carattere strutturale. E se il sindaco e la maggioranza non intendono avviare da subito tutte le verifiche opportune, chiederemo che sia la Procura della Corte dei Conti a farlo. Il gruppo di opposizione sta facendo un capillare e impegnativo lavoro di verifica e di proposta, nell’interesse di tutti i cittadini, per salvaguardare in modo costruttivo il bene comune. Basta con il prendere tempo basta con le prese in giro ai cittadini, basta con lo stillicidio di provvedimenti inutili sulla pelle dei cittadini. Attendiamo dal Sindaco e dalla maggioranza altrettanto senso di responsabilità nell’interesse dei cittadini!”.