Merli e l’Osella trionfano con record al 54° Trofeo Luigi Fagiol
GUBBIO – Successo “double face” per Christian Merli sull’Osella Fa30 Evo Zytek al 54° Trofeo Luigi Fagioli. Il trentino campione in carica ha vinto a Gubbio gara 1 sull’asciutto e gara 2 sul bagnato aggiudicandosi per la prima volta la classifica assoluta della classica cronoscalata umbra davanti alle Norma M20 Fc Zytek diSimone Faggioli e Denny Zardo. Il nono round del Campionato Italiano Velocità Montagna 2019 organizzato curando i minimi dettagli dal Comitato Eugubino Corse Automobilistiche ha emozionato fino alla fine vivendo una domenica ricca di sfide ravvicinate e spettacolo in una Gubbio “in bilico” tra sereno e sole al mattino e pioggia al pomeriggio, quando gara 2 è stata appunto disputata sul bagnato. Organizzatori e direzione gara, guidata da Fabrizio Fondacci, hanno affrontato tutti gli imprevisti del meteo apportando le dovute “contromosse” e l’intero evento ha potuto concludersi regolarmente. Confermato l’altissimo livello logistico e organizzativo grazie al quale il Trofeo Fagioli ha ancora una volta ospitato al meglio numeri da record (282 i piloti ammessi al via), special guest e il pubblico delle grandi occasioni, che ha riempito la zona paddock/partenza in centro storico e le tribune naturali dei 4150 metri del percorso di gara dalla città al valico di Madonna della Cima.
Merli e l’Osella hanno vinto il “braccio di ferro” innescato già sabato in prova con Faggioli, allungando sotto la pioggia di gara 2 dopo una gara 1 mozzafiato nella quale il pilota trentino aveva colto il nuovo record del percorso in 1’32”31, inseguito ad appena 7 centesimi dal rivale fiorentino della Norma. Merli, vincitore anche del gruppo E2Ss, ha trionfato con il tempo totale di 3’23”61 (gara-1: 1’32”31; gara-2: 1’51”30). Alle spalle dei due battistrada, con Faggioli che oltre al secondo posto assoluto ha vinto il gruppo E2Sc, Zardo ha conquistato un terzo posto assoluto per lui importante in ottica tricolore. Nella classifica di campionato, infatti, il pilota trevigiano della Norma avvicina il sassarese Omar Magliona, che sull’Osella Pa2000 Honda, prima vettura di classe 2000 al traguardo, ha concluso al quinto posto assoluto, superato sul bagnato di gara 2 dall’austriaco Christoph Lampert, quarto assoluto con la Fa30 Zytek alla sua prima volta sul tracciato di Gubbio. Il Trofeo Mauro Rampini, dedicato dal CECA all’indimenticato pilota e imprenditore eugubino e riservato al primo pilota umbro al traguardo, è andato all’esperto pilota locale Gianni Urbani, sull’Osella Pa21 Honda 15esimo assoluto e vincitore del gruppo Cn, nel quale ha svettato in entrambe le salite, mentre il giovane Giovanni Rampini, proprio il figlio di Mauro, è stato costretto al ritiro in seguito a una toccata sul posteriore della sua Pa21 Evo in gara 1.
Dietro a Merli, Faggioli, Zardo, Lampert e Magliona hanno completato la top-10 assoluta il giovane sardo Giuseppe Vacca, sesto con l’Osella Pa2000, il rookie siracusano Luigi Fazzino, che sulla Pa21 JrB si è aggiudicato il gruppo Prototipi Motori Moto, l’esperto partenopeo Piero Nappi, ottavo con la Pa30, il veronese Federico Liber, nono sulla Gloria C8P Evo, e il salernitano Angelo Marino, decimo sulla Lola di F.3000 dopo il quinto posto colto in gara 1.
Tra le estreme vetture del gruppo E2Sh, le noie tecniche che hanno condizionato il weekend del bolognese campione italiano in carica Manuel Dondi, autore del miglior tempo in prova sulla Fiat X1/9 Alfa Romeo, hanno favorito il duello tricolore tra le silhouette dell’Alfa 4C, con il teramano Marco Gramenzi che ha avuto la meglio resistendo al ritorno del marchigiano Alessandro Gabrielli in gara 2. Mentre il gruppo GT è stato dominato dal foggiano campione in carica Lucio Peruggini sulla Lamborghini Huracan GT3, pazzesco quanto accaduto in gruppo E1 tra le Renault Clio in lotta per il Tricolore, dove l’orvietano Daniele Pelorosso ha vinto gara 1 e ha poi resistito al ritorno sul bagnato di Giuseppe D’Angelo aggiudicandosi la categoria con il minimo scarto di 2 centesimi! Iscritta nello stesso gruppo Deborah Broccolini, che ha conquistato in casa la Coppa Damesu Mini Cooper.
Festa grande ed ennesimo titolo tricolore per l’altoatesino Rudi Bicciato, dominatore in gruppo A sulla fida Mitsubishi Lancer Evo di classe regina. A sorpresa, per somma tempi il pesarese Gabriele Giardini si è aggiudicato il gruppo N con l’agile Citroen Saxo di classe 1600 dopo il ritiro in gara 2, vinta dall’eugubino Cristiano Rossi sulla Subaru Impreza, del leader di gara 1 Lorenzo Mercati, costretto allo stop sulla Lancer Evo per un problema all’alimentazione.
Nessuno si è risparmiato in Racing Start, dove in Rs Cup la Volkswagen Golf GTI TCR ha esordito in assoluto nelle cronoscalate grazie a Elite Motorsport con l’esperto bresciano Ilario Bondioni in abitacolo e ottenuto riscontri già interessanti, non lontani dal muro dei 2 minuti, in ottica futura pur disputando la sola gara 1 sull’asciutto. Molto seguita anche la Smart EQ fortwo e-cup, la prima auto totalmente elettrica che ha calcato il tracciato eugubino con alla guida un altro bresciano, Marco Maffessoli. Tutto pugliese e sulle Mini Cooper l’acceso duello di Rs Plus turbo, andato a Giacomo Liuzzi, che per soli 55 centesimi sul bagnato di gara 2 è riuscito a contenere il ritorno del rivale per il titolo Vito Tagliente. In Rs Turbo, sempre sulle Mini, il leader tricolore Giovanni Angelini ha avuto la meglio su Oronzo Montanaro, mentre il gruppo Rs è di Riccardo Martelli sulla Peugeot 106, balzato in testa subito prima della pioggia.
Nella gara tra le Fiat 500 del Tricolore Bicilindriche confermato in pieno l’agonismo visto fin dalle prove: Antonino Caltabiano ha la meglio su Angelo Mercuri per soli 9 decimi in totale, con Giovanni Cuomo a completare il podio. Tra le vetture scadute di omologazione, in ProdS successo pieno per l’altoatesino figlio d’arte Lukas Bicciato (Honda Civic), mentre in ProdE, dopo una tiratissima gara 1 sull’asciutto, con la pioggia l’ha spuntata l’orvietano Gabiele Bissichini (Renault Clio).
La gara nazionale delle auto storiche ha assegnato la XXI Coppa Città di Gubbio, vinta per la prima volta dal trentino Adolfo Bottura al volante dell’Osella Pa9/90 con la quale ha vinto il 4. Raggruppamento e preceduto il marchigiano Antonio Angiolani con la March 783 di F.3, vincitore del 5. Raggruppamento, e Mario Sala su Sala Special F.3.Gennaro Ventriglia si è invece aggiudicato il 3. Raggruppamento su Fiat X1/9 Dallara, Vittorio Mandelli il 2. Raggruppamento su Porsche 911 e Francesco Tignonsini il 1. Raggruppamento su Bmw 2002 TI.
Al termine, le premiazioni del Trofeo Fagioli 2019 alla presenza anche degli assessori del Comune di Gubbio Gabriele Damiani e Nello Fiorucci si sono svolte per la prima volta sul palco centrale istallato in piazza 40 Martiri. Al vincitore assoluto (Merli) e al miglior under 25 (Fazzino) sono stati tributati anche due trofei speciali realizzati dallo scultore e fotografo bolognese Giuseppe Moretti. In gara c’era anche il pilota e noto attore Ettore Bassi, salito sul podio della classe E2Sc 1600 su Osella Pa21 JrB Suzuki, mentre nell’ambito della manifestazione, sabato e domenica hanno sfilato anche le GT iscritte al Raduno Ferrari in collaborazione con il Ferrari Club Italia e venerdì sera è stato assegnato il Memorial Barbetti a Miki Biasion, due volte campione del mondo rally, al Centro Servizi Santo Spirito.
Classifica assoluta ufficiosa dei primi 10: 1. Merli (Osella fa30 Evo) in 3’23”61; 2. Faggioli (Norma M20 Fc) a 3”28; Zardo (Norma M20 Fc) a 11”22; 4. Lampert (Osella Fa30) a 15”71; 5. Magliona (Osella Pa2000) a 18”94; 6. Vacca (Osella Pa2000) a 25”29; 7. Fazzino (Osella Pa21 JrB) a 25”74; 8. Nappi (Osella Pa30) a 26”74; 9. Liber (Gloria C8P Evo) a 26”98; 10. Marino (Lola B99 Evo) a 27”83.