Camminata della Speranza, l’appello del Centro: “Servono percorsi facilitati per la disabilità”
PERUGIA – È stata presentata a Palazzo Cesaroni nella Sala della Partecipazione la trentesima edizione della Camminata della Speranza, organizzata dal Centro Speranza di Fratta Todina e in programma a San Venanzo (Tr) domenica 22 settembre.
La Camminata della Speranza nata nel 1989 per iniziativa del Centro Speranza di Fratta Todina, in collaborazione con l’Associazione Madre Speranza Onlus, il 22 settembre torna per offrire alla comunità umbra un’occasione per accrescere la consapevolezza collettiva sui diritti e sull’inclusione delle persone con disabilità che in Umbria riguarda circa 60.000 persone.
Sono intervenuti in conferenza stampa la direttrice del Centro Speranza Madre Maria Grazia Biscotti, il Presidente Associazione Madre Speranza Onlus Giuseppe Antonucci, Sindaco del Comune di San Venanzo Marsilio Marinelli insieme all’assessore politiche sociali Roberta Giuliani, Dott. Guido Camanni, medico nel reparto di pediatria dell’Ospedale di Foligno, Raffaele Goretti Presidente Osservatorio Regionale Umbro sulla condizione delle persone con disabilità e la Presidente dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria, Donatella Porzi insieme ai consiglieri Carla Casciari e Gianfranco Chiacchieroni.
“Avere al nostro fianco le Istituzioni è un segnale importante per una comunità che si unisce intorno al valore della vita delle persone con disabilità.” ha sottolineato Giuseppe Antonucci.
La Presidente Donatella Porzi nel suo intervento ha accolto la conferenza stampa di presentazione della Camminata della Speranza “con la speranza – ha detto – che possa fungere da cassa di risonanza perché tante persone vi possano prendere parte e fruire dell’impegno dell’organizzazione che il sindaco e le associazioni hanno messo in campo per rendere questa giornata ancora più piacevole e più importante; ma anche per questa coscienza che sta crescendo e si sta formando, per la quale anche le istituzioni stanno faticosamente provando a fare il loro dovere.”
“Siamo molto fieri di accogliere per la seconda la Camminata della Speranza nel nostro territorio per un duplice motivo – ha detto Marsilio Marinelli sindaco di San Venanzo – Per lo spirito di collaborazione che vede la popolazione unita nell’organizzazione dell’accoglienza. Il secondo, più importante, è che la Camminata ogni anno, per almeno un giorno, ci obbliga a riflettere sul tema della disabilità e a porci il problema di come garantire a questi cittadini che hanno difficoltà una società migliore.”
L’assessore Roberta Giuliani, che sta seguendo l’organizzazione dell’evento, nel suo saluto ha sottolineato come la Camminata della Speranza è un’occasione per far conoscere il nostro territorio. “San Venanzo – ha ricordato – è un piccolo comune che vive della buona volontà di tutti. Mi sono commossa – ha aggiunto – quando la direttrice Madre Maria Grazia Biscotti, in un incontro con le associazioni, mi ha detto che si è sentita accolta come in una famiglia. Questo è lo spirito con cui lavoriamo e con cui vogliamo fare politica. Facciamo parte della zona sociale n.4 e come amministrazione partecipiamo per essere a fianco del Centro Speranza.”
“Questi momenti – ha poi aggiunto nel suo intervento la Presidente – ci danno la possibilità di compiere una riflessione, di capire quanto veramente stiamo investendo e quanto sia importante concentrare le nostre azioni perché queste risposte arrivino. In modo particolare, per questo trentennale, abbiamo pensato in concerto con la direzione del Centro Speranza, di puntualizzare l’attenzione della nostra azione di sensibilizzazione sulla necessità di un accompagnamento delle persone con disabilità nel momento in cui si trovano a dover affrontare un ospedalizzazione, un ricovero o semplicemente degli esami clinici e diagnostici nelle strutture sanitarie, fuori dal loro contesto di vita e sicurezza, cambiamenti che possono recare disturbo, se non crisi, situazioni nelle quali saper intervenire in modo adeguato è molto importante.
Confidando sulla disponibilità del personale sanitario che ha espresso la volontà e il desiderio di volersi formare in tale direzione, confidando nelle competente maturate in centri come il Centro Speranza, vogliamo provare a formare più personale possibile, perché nel momento in cui avviene questo incontro, ci siano le condizioni ideali per mettere il paziente nella condizione migliore. A livello regionale è presente una forma di sperimentazione con il Cad di Terni, che come tale deve essere strutturata, consolidata e verificata la possibilità per essere esportata in altre strutture. Sappiamo che c’è la volontà e l’interesse di tutti di muoverci in questa direzione.”
Insieme alla consigliera Carla Casciari, presente in sala, la Presidente ha preso l’impegno, di lanciare un messaggio forte affinché ci sia una sensibilizzazione e una formazione del personale sanitario in questa direzione nelle nostre unità sanitarie.
“Voglio condividere con voi un sogno – ha esordito in conferenza Guido Camanni invitato del direttore sanitario del Centro Speranza a portare la sua testimonianza familiare (ha adottato insieme a sua moglie quattro figli di cui tre con gravi disabilità) e professionale come pediatra presso l’ospedale di Foligno. “E’ maturo il tempo per dare risposte ai bisogni continuativi di salute di bambini e ragazzi con disabilità gravi e gravissime organizzando un’équipe multidisciplinare, formando specialisti che creino un punto di riferimento per le famiglie e i medici di libera scelta, arrivando a prevenire le urgenze e le difficoltà.”
“I genitori di bambini con disabilità grave in Umbria – ha aggiunto Camanni – sono quasi sempre con la valigia in mano, perché purtroppo, si fa fatica a dare risposte a i bisogni continuativi di bambini con disabilità gravi.”
Raffaele Goretti Presidente dell’Osservatorio regionale umbro sulla condizione delle persone con disabilità è intervenuto ponendo l’accento sul ruolo politico delle Istituzioni di operare un consolidamento strutturale delle politiche inclusive. ”Il valore aggiunto dell’inclusione sociale – ha detto – è un dato di fatto: qualsiasi società che è inclusiva, favorisce il benessere di tutte le persone che la vivono, quindi anche delle persone con disabilità e delle loro famiglie”.
L’Osservatorio, che da poco ha concluso i lavori del primo mandato e del primo programma d’azione, richiama alla responsabilità diffusa delle amministrazioni ha presentato un anteprima del mandato che daranno alle nuove organizzazioni istituzionali per prendere atto della situazione che in Umbria ci sono circa 60.000 persone con disabilità e ogni anno vengono certificate con invalidità circa 8.900 persone (dati INPS). Il 70,6 per mille abitanti con età superiore 6 anni con un’invalidità, oltre l’85% di queste ha più di 64 anni. Tra gli altri dati: il 77% non ha alcun titolo di studio o ha conseguito solo al licenza elementare e le classi da 15-64 anni, solo il 26 % è occupato. “Bisogna predisporre le scelte – ha sottolineato Goretti parlando di responsabilità diffusa delle Istituzioni – passare da una fase sperimentale ed episodica a una fase concreta di attuazione, pensando alle persone e considerando i diritti umani di cui sono portatori nell’attuazione della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità.”
“Importante sottolineare – ha aggiunto Antonucci – l’impegno e la sinergia delle associazioni locali”. Tra queste Associazione Pro Loco San Venanzo, Associazione Amici di Rotecastello, Locanda del Borgo, Unitre San Venanzo, Sportiva San Venanzo, Banda Musicale di San Venanzo, Circolo il Pozzo, Associazione Tartufai del Monte Peglia, Confraternita delle Misericordie di San Venanzo. Tra i partner Augusta Perusia, Cooperativa La Torre, Ortrofrutta 2000, Acap Latterini, Tiberina distribuzione e Umbra Acque spa, che in una nota conferma che sarà presente, come negli anni precedenti, con un’autobotte e con la distribuzione di borracce per il ristoro dei partecipanti, oltre che con una rappresentanza aziendale.
L’Amministratrice Delegata di Umbra Acque Tiziana Buonfiglio, conferma che la Società vuole essere presente per esprimere vicinanza e solidarietà verso le persone meno fortunate, farsi promotrice di un processo di inclusione e giustizia sociale e contribuire alla promozione della cultura della disabilità. “Crediamo – riferisce l’Amministratrice – spontaneamente nel valore della solidarietà e consideriamo tutte le persone della nostra comunità portatrici di diritti e risorse”. “Uno sguardo, un sorriso o un grazie – ha detto il Presidente di Umbra Acque Gianluca Carini – di chi è meno fortunato di noi ripagherà ampiamente qualche ora del nostro tempo speso per un piccolo ma significativo contributo a costruire una società più solidale”. L’evento torna con il sostegno dei vertici politici, ecclesiali e sanitari, delle amministrazioni provinciali e comunali e della zona sociale n. 4 e sono sempre più gli enti del terzo settore, nazionali e regionali impegnati in ambito sanitario e sociale che condividono le finalità etiche e morali dell’evento e partecipano con i comitati territoriali con volontari di Croce Rossa Italiana, Confraternita delle Misericordie, U.n.i.t.a.l.s.i., Protezione Civile.
La Camminata della Speranza parte alle ore 9 dal Santuario della Madonna della Luce in località Collelungo e arriva nel centro storico di San Venanzo presso il parco Villa Faina dove, dopo i saluti delle autorità, si svolgeranno la messa e il ristoro. La passeggiata solidale non competitiva attraverserà un tragitto di 8 km, di facile percorrenza, immerso nel suggestivo paesaggio umbro delle colline del Peglia.
Una giornata di festa per tutti: non mancheranno la frizzante musica della Sciacchetrà Street Band e l’animazione a cura dell’Associazione Magicabula. Inoltre, grazie alla presenza di operatori dell’associazione Gaia sarà possibile fare un’esperienza alla scoperta dei vulcani di San Venanzo (Tr) presso il Parco e il Museo Vulcanologico dalle ore 10:00 fino alle 18:00 con visita guidata a 3 euro anziché 5 euro.