Emergenza povertà, il monito della Caritas folignate: “Alle parole devono seguire i fatti”
FOLIGNO – “Ci aspettavamo che qualche folignate di buona volontà rispondesse al nostro appello per la ricerca di volontari, ma così non è stato”. A parlare è il direttore della Caritas Diocesana di Foligno, Mauro Masciotti, che si dice rammaricato perché alle parole pronunciate nelle scorse settimane da tanti concittadini non hanno fatto seguito gesti concreti di vicinanza nei confronti di chi vive in situazioni di disagio. “Il dato di fatto – spiega – è che nessuno ha bussato alla nostra porta per proporsi come volontario. Le nostre strutture sono piene e abbiamo bisogno di qualcuno che metta a disposizione un po’ del proprio tempo, uomini e donne di buona volontà che si spendano per il prossimo a fatti e non solo a parole”. Al momento sono una decina le persone senza un tetto sulla testa accolte nelle strutture della Caritas folignate, alle quali se ne aggiungeranno altrettante appena saranno disponibili i nuovi spazi che l’Ufficio pastorale sta predisponendo per l’accoglienza, soprattutto in vista della stagione invernale che, come sempre, fa scattare la cosiddetta “emergenza freddo”. Intanto però l’emergenza è un’altra, e cioè la mancanza di volontari da impiegare soprattutto nella gestione degli ospitali, in particolar modo nelle ore notturne, e dei servizi ad essi collegati, come il vestiario o in quelle attività che richiedono un accompagnamento quando si tratta di persone anziane accolte nelle strutture Caritas. Da piazza San Giacomo, dunque, si rinnova l’appello alla città tutta, perché la vicinanza al prossimo non venga proclamata solo a parole, ma si trasformi in gesti concreti che prendono le parti da quelli che sono i reali bisogni delle persone più fragili. La speranza, ora, è che non rimanga nuovamente inascoltato.