Giubilei, il Pd e il gruppo autonomo.
Signori e signore, ho il piacere di annunciare che Riccardo Giubilei entrerà nel Partito democratico umbro. Così l’inossidabile commissario dei democratici Valter Verini si presento’ in conferenza stampa, a fine gennaio, per annunciare due nuovi, grandi acquisti: Giuliano Giubilei e Camilla Laureti. Una cosa unisce i due, aver perso le elezioni comunali a Perugia e Spoleto da candidati sindaco. Nessuno dei due però si è iscritto al gruppo consiliare del Pd; non risulta che lo abbia fatto la Laureti a Spoleto e non lo ha fatto Giubilei a Perugia. Proprio sul candidato a Sindaco di Perugia Giuliano Giubilei si è aperta una polemica durissima in questi giorni, che sta imbarazzando non poco il popolo della sinistra. Giubilei, dopo il suono delle trombe di Verini, piuttosto che iscriversi al gruppo consiliare dei democratici è rimasto nel gruppo di se stesso. L’ex giornalista del Tg3 è ancora capogruppo di Rete Civica, con tanto di ufficio e benefit che il regolamento riconosce ai gruppi consiliari. All’improvviso i gruppi di maggioranza scrivono una lettera al Presidente del Consiglio per chiedere se Giubilei ” possa mantenere il suo gruppo visti gli importanti e non indifferenti costi di gestione che per natura, un monogruppo ha per il suo funzionamento “. Giubilei ,per chi lo ha conosciuto, è una persona perbène e scrupolosa, per questo respinge al mittente le pesanti accuse malignamente velate. Ma se vuole confermare il suo bon ton a Giubilei non resta che una scelta: lasciare il monogruppo e iscriversi immediatamente a quello del Pd. Del resto dopo la vittoria del centrosinistra in Emilia Romagna annuncio’ le ragioni per le quali aveva deciso di aderire al Pd. Per dimostrare non solo la sua onestà ma anche la sua coerenza, faccia l’ultimo sforzo per allontanare e sgombrare ogni tipo di illazione. Diversamente sarebbe onestamente ingombrante.