IL SOVRANISMO, LE SUE CONTRADDIZIONI E IL 2 GIUGNO
di Pierluigi Castellani
La manifestazione indetta da tutto il centrodestra, ma in particolare voluta dalla Meloni e da Salvini a cui poi si è accodato un riluttante Berlusconi, è emblematica della deriva populista e sovranista della destra italiana. Per tenere sempre alta l’attenzione dei propri elettori chiamandoli a raccolta per combattere un qualche occasionale nemico la Lega e i FDI si servono di una data emblematica per tutti gli italiani, quella del 2 giugno festa della repubblica, per distrarre l’attenzione dalla perdita di credibilità che stanno raccogliendo per le loro troppe giravolte e contraddizioni . Ma andiamo bene a guardare: per i sovranisti italiani quali sono in definitiva le colpe che vengano addebitate al governo? All’inizio hanno alzato la voce perché l’esecutivo non adottava tempestivamente misure di chiusura rigorose per contrastare il diffondersi del contagio, poi sono stati i primi a chiedere l’abbandono del lockdown sollecitati dai settori produttivi soprattutto del nord Italia, infine hanno colpevolizzato il prof. Conte per non essere stato capace di ottenere la solidarietà degli altri paesi europei, tacendo che sono proprio i loro alleati al governo dell’Austria e dell’Olanda, che si oppongono a misure espansive per i paesi in gravi crisi economica per il coronavirus. Qui sta soprattutto tutta la contraddizione dei sovranisti di casa nostra. Il sovranismo, che tale si definisce perché rivendica con forza la sovranità nazionale con la chiusura dei confini e negando ogni interferenza degli organismi internazionali quali la UE, poi si lamenta che l’Europa fa poco per l’Italia non dimostrandole solidarietà. La verità è che con questa manifestazione del 2 giugno la Meloni e Salvini ,non solo vogliono espropriare a tutti gli italiani la festa nazionale più importante della nostra storia, ma anche e soprattutto oscurare l’annuncio del piano franco-tedesco di 500 miliardi da stanziare per la ripresa economica degli stati danneggiati dal coronavirus. Non a caso questo piano Merkel-Macron, cui la diplomazia italiana ha a lungo lavorato, può ben definirsi un primo successo raggiunto in Europa dal governo Conte 2, che ha ben altro atteggiamento, rispetto al primo, nei confronti dell’Europa. Se infatti il piano venisse adottato ed ampliato secondo la richiesta italiana il nostro paese beneficerebbe di risorse che andrebbero a gravare sul bilancio europeo ,e cioè su tutti i paesi europei, innestando finalmente quel circuito di solidarietà da tempo invocato. Un paese indebitato come l’Italia non potrebbe mai da solo far fronte alle esigenze, che la crisi economico-sociale in atto sta facendo emergere. Quindi il piano Merkel-Macron è il vero nemico del sovranismo italiano, perché rende palese la dimostrazione di come un solo paese, che si autoreclude nei propri confini nazionali, non possa mai sconfiggere una crisi planetaria come quella innescata da un virus che non conosce barriere e confini. A Meloni e Salvini non resta infatti che dire, come già stanno facendo, che le risorse del piano non bastano e che sono insufficienti. Ma al gioco del più uno i sovranisti italiani si sono già abbondantemente esercitati, ma è un gioco cui è facile partecipare quando si è all’opposizione e non quando si è al governo. Il sovranismo, che ha radici profonde nel populismo, per sopravvivere deve sempre inventarsi un qualche nemico cui indirizzare lo scontento dei propri elettori. Ora i nemici sono il governo Conte e l’Europa, quando erano al governo, e con Berlusconi ci sono stati a lungo, nella comprovata loro incapacità di risolvere i problemi degli italiani i nemici erano i non ben definiti ” poteri forti” , la finanza internazionale con i vari Soros e Buffet e le banche. Resta l’amarezza di dover registrare ancora una volta la mancanza di concordia nazionale anche in occasione della prossima festa del 2 giugno.