Umbertide, le proposte economiche dell’opposizione per la fase due

UMBERTIDE – In un ordine del giorno unitario Umbertide Cambia, Pd, M5S hanno presentato un quadro complessivo delle misure economiche per la fase due Covid da applicare a livello locale, anche sulla base della normativa nazionale emanata dal Governo, a sostegno di attività economiche, famiglie, terzo settore. Le opposizioni chiedono di esentare dal pagamento della TARI per tutto il periodo del lockdown le attività commerciali, gli esercizi pubblici, i professionisti, le imprese – ivi comprese anche quelle agricole e agrituristiche – impossibilitati a svolgere la loro attività;  ridurre il tributo TARI del 50% ai suddetti soggetti sino al 31 dicembre 2020; esentare le imprese di pubblico esercizio della TOSAP per le nuove occupazioni di suolo pubblico per il periodo 1 maggio-31 ottobre 2020 e ridurre la tassa commisurata ai mesi di chiusura antecedenti la decorrenza dell’esonero; esentare le imprese dal pagamento della quota IMU di competenza comunale per i fabbricati di Tipo D (a titolo esemplificativo capannoni, laboratori, ecc.) per tutto l’anno 2020; costituire un temporaneo Fondo comunale di solidarietà generale, al di fuori delle risorse statali in distribuzione con i buoni spesa, per le famiglie del territorio umbertidese duramente colpite dal Covid 19; sostenere con un impegno finanziario adeguato le associazioni, le Onlus, il Terzo settore e gli oratori per le attività educative e ricreative da svolgere durante l’estate, finalizzate alla formazione dei minori e adolescenti. 

Secondo il M5S, Pd e Umbertide cambia, la copertura delle minori entrate e delle spese previste viene individuata nelle risorse che il Governo centrale trasferirà in diverse forme agli Enti locali e nella modifica di alcuni impegni del bilancio comunale. La rinegoziazione dei mutui prevista dal Governo nazionale libererà risorse per il Comune di Umbertide, nell’anno 2020, pari a circa 600mila euro, grazie all’allungamento del debito fino a dicembre 2043, mentre l’articolo 181 DL n. 34 /2020  prevede il ristoro per i Comuni del minor gettito conseguente all’esonero dal pagamento di Tosap e Cosap da parte delle imprese di pubblico esercizio titolari di concessioni o di autorizzazione concernenti l’utilizzo di suolo pubblico. Gli enti territoriali potranno inoltre utilizzare le risorse derivanti da operazioni di rinegoziazione senza vincoli di destinazione per quanto riguarda gli anni dal 2020 al 2023, mentre dal 2024 sarà invece obbligatorio destinare l’utilizzo dei risparmi agli investimenti. Sono inoltre da considerare i minori costi riguardanti lo smaltimento dei rifiuti e del servizio di raccolta differenziata dovuto alla chiusura di numerosissime attività e studi professionali durate il periodo emergenziale; l’anticipazione da parte dello Stato del Fondo di solidarietà comunale pari a un milione di euro, il Fondo di riserva iscritto a bilancio, i risparmi durante tale periodo emergenziale da parte dell’Amministrazione nella gestione del servizio trasporto scolastico, mense scolastiche e nido comunale ed i risparmi conseguenti ad iniziative programmate e rinviate a causa del Covid 19.

“Si tratta – affermano le opposizioni – di una proposta concreta, coerente con le misure nazionali, articolata, in grado di dare un po’ di ossigeno ai diversi attori della vita cittadina, tecnicamente sostenibile dal punto di vista del bilancio comunale. Ci siamo fatti carico responsabilmente di questa iniziativa nonostante la Giunta comunale in questi mesi di Covid abbia evitato ogni confronto con le opposizioni, restando bloccata di fronte all’emergenza e all’aggravarsi della situazione economica di famiglie e imprese, Ci aspettiamo, per il bene della città, che il Sindaco ed il Consiglio Comunale la approvino in occasione del prossimo Consiglio che noi, come opposizioni, abbiamo richiesto di convocare”.