Umbria, la crisi fa crescere lo scontro fra ristoranti e sagre. Confcommercio si rivolge alla regione.
Sarà una estate senza sagre in Umbria ? ” Molte sono già saltate, molte altre potrebbero avere lo stesso destino “, a fare la previsione è il presidente dell’Unpli Umbria, Francesco Fiorelli. Per il “capo” delle Pro-loco umbre quella che sta arrivando potrebbe davvero essere un’estate senza sagre. A pensare che la stragrande maggioranza delle risorse delle pro loco derivano proprio dalle manifestazioni enogastronomiche. Ma non solo: società sportive e associazioni varie finanziano la loro attività con le sagre e iniziative legate ai prodotti tipici del territorio. Un bel problema per tante piccole realtà dell’Umbria che con le loro sagre riuscivano , non solo a richiamare turisti nei propri borghi , ma anche ad investire soldi sul territorio. Niente balli in piazza, niente torta al testo e bracieri spenti . Chi , invece, chiede di annullare le sagre sono i ristoratori che stanno attraversando la crisi più difficile della loro vita. ” E’ inaccettabile far ripartire le sagre in questo momento con i ristoranti umbri quasi al collasso “, replica Romano Cardinali, Presidente di Fipe-Confcommercio. Proprio ieri c ‘è stato un incontro con l’assessore regionale Michele Fioroni sull’argomento. Secondo i dati forniti dalla Confcommercio soltanto il 20% dei ristoranti lavora più o meno con i clienti di prima mentre la stragrande maggioranza è costretta a fare i conti con l’incertezza e l’esitazione della clientela storica. Il rischio è di arrivare ad una guerra tra poveri, con tutti contro tutti. Per evitare questo occorre una iniziativa della Regione , capace di avviare un confronto con le tante realtà dell’Umbria e provare a trovare un punto di equilibrio. Un confronto aperto anche ai Sindaci dell’Umbria , che hanno la responsabilità di rilasciare le autorizzazioni necessarie e l’interesse a promuovere iniziative per il rilancio turistico del proprio territorio. La cosa peggiore è ritrovarsi con una estate sparpagliata , dove ogni realtà agisce alla spicciolata senza un particolare criterio e in ordine sparso.