Umbria mobilità, Roma ” la madre di tutte le disgrazie”. A Novembre arriverà l’Agenzia per la mobilità.
In vista dell’assemblea dei soci del 5 agosto prossimo con all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio e del piano di rientro, oggi pomeriggio c’è stata la conferenza stampa a Palazzo Donini dell’amministratore unico di Umbria Mobilità Ferruccio Bufaloni e dell’assessore regionale ai trasporti Enrico Melasecche. Naturalmente si è partiti dalla situazione attuale di Umbria Mobilità che registra un indebitamento di 104 milioni di euro, di cui 46 con le banche. L’altra parte riguarda la Regione, Province e Comune di Perugia che in questi anni sono più volte intervenuti per salvare i servizi di trasporto e il posto di lavoro di tanti dipendenti. ” La società non naviga nell’oro ma non c’è alcun buco di bilancio “, precisa subito l’amministratore unico Bufaloni. In realtà la situazione è molto più complessa di quanto a volte si descrive perchè Umbria Mobilità può contare su un patrimonio immobiliare stimato intorno ai 60 milioni di euro oltre all’entrata di 2,5 milioni di euro l’anno da affitti. A dire la verità vanta ancora 50 milioni di euro di crediti dai servizi erogati a Roma nel trasporto pubblico locale. Una storia vecchia che Bufaloni senza mezzi termini definisce ” la madre di tutte le disgrazie”. Poi rivela un particolare importante : ” Roma perdeva più di un milione al mese e noi pagavamo gasolio e dipendenti. Ma il paradosso stava nel aver costituito una società in cui avevamo un terzo del capitale senza avere pari peso decisionale”. La drammatica storia di Umbria Mobilità inizia proprio con la vicenda romana con scelte sbagliate e con una fusione tra aziende che ” non brillavano”. Per adesso i soldi rientrati da Roma sono “irrisori” anche se nel 2022 dovrebbero arrivare circa 14 milioni dopo il concordato fatto da Atac. Per altri dieci milioni di euro si è dato mandato ad un legale per il recupero. Per adesso l’iniziativa più urgente era quella di mettere al sicuro il bilancio in modo da evitare l’aggressione da parte dei creditori. E’ stato costituito un patrimonio segregato, fatto un piano decennale che prevede una dismissione di parte del patrimonio, una rivisitazione sugli affitti puntando ad incrementare le entrate e appunto il passaggio all’Agenzia regionale per la mobilità. Un lavoro, dopo anni di vita travagliata, che da un lato è stato determinante per mettere al sicuro il patrimonio di Umbria Mobilità e dall’altro lato risulta fondamentale per dare vita alla nuova Agenzia regionale. Tra l’altro quando nascerà l’ Agenzia ci sarà subito un risparmio di quasi 900 mila euro al mese perchè non ” bisognerà più pagare l’Iva per il tpl”. ” Vogliamo correre, per novembre ce la faremo”, assicura l’assessore regionale ai trasporti Enrico Melasecche. Bufaloni al termine della conferenza stampa torna a ripetere: ” Roma la madre di tutte le disgrazie “.