” Erano 10 contro 2, l’auto e’ distrutta”, la ricostruzione di Brendon Kosiqi. Il racconto dei tre arrestati.
Per i tre ragazzi di Bastia arrestati per la morte di Filippo Limoni non ci sono dubbi: ” stavamo scappando all’aggressione di un gruppo armati di bastoni e tirapugni”. Forse , ma la cosa dovrà trovare ancora conferma, anche di un cric. Sono pezzi di testimonianze emersi durante l’interrogatorio davanti al Gip del Tribunale di Perugia Natalia Giubilei. Il pugno a Filippo è stato inferto da Denis Hajderlliu mentre la Opel che ha investito poi il giovane spoletini era guidata da Brendon Kosiqi di 19 anni. Proprio Brendon, difeso dagli avvocati Delfo Berretti e Aldo Poggioni, è stato quello che sin dall’inizio ha giurato di non voler fare del male a Filippo e che si è trattato di un incidente. Al Gip ha confermato il racconto che aveva fatto al sostituto procuratore della Repubblica di Perugia Paolo Abbritti: ” volevo sfuggire all’aggressione in quanto eravamo stati raggiunti da pugni, anche con tirapugni, e colpi sull’auto. Ho messo in moto la macchina e dietro di me non c’era nessuno, per scappare dal parcheggio. Non mi sono assolutamente accorto di aver investito il ragazzo”. Giura di non aver sentito nulla anche perché quando ha inserito la retromarcia Filippo era già a terra dopo essere stato colpito con un pugno da Denis Hajderlliu. Denis, figlio di una famiglia italiana ma di origine albanese, nel corso dell’interrogatorio ha detto, versione confermata dal suo avvocato di fiducia Daniela Paccoi, di essere sceso dalla macchina perche ha visto dei ragazzi che stavano litigando con i suoi amici, tra questi c’era anche Filippo che lo avrebbe sfidato. A quel punto , afferma Denis, ” lo colpivo con un pugno al volto e cadeva subito a terra”. In realtà Denis aggiunge un altro passaggio importante che ora le indagini dovranno chiarire: ” Filippo ha provato a rialzarsi ma veniva raggiunto da un calcio tirato da un ragazzo “. Chi è quindi che ha colpito , subito dopo il pugno di Denis, il 24 enne spoletino con un calcio tirato al volto ? É sicuramente un aspetto importante che i Carabihieri stanno cercando di ricostruire per identificare un eventuale quarto ragazzo . Oggi sarà l’autopsia a chiarire se Filippo è morto battendo la testa a terra, dopo il pugno e il calcio oppure se è stato schiacciato dalla Opel di Brendon in fuga.