LA DEMOCRAZIA AL TEMPO DI PUTIN E LUKASHENKO
di Anchise
Le democrazie europee sono sempre più accerchiate dalle torsioni autoritarie che stanno subendo i paesi in cui la democrazia non ha solida storia né credibile radicamento. Il caso del dissidente russo Navalny a cui i medici dell’ospedale Charité di Berlino avrebbero riscontrato tracce di veleno nell’organismo, circostanza questa decisamente negata dai sanitari dell’ospedale siberiano in cui prima era stato ricoverato, induce a pensare che Navalny sia l’ultima probabile vittima di una serie di avvelenamenti e morti sospette che ha colpito altri dissidenti del potere putiniano. La feroce repressione delle proteste di piazza che in Bielorussia stanno contrastando l’ultraventennale potere di Lukashenko è un altro tassello della trama che sta ingabbiando le democrazie, che nell’est europeo erano sorte dopo la caduta del muro di Berlino. E che dire della Turchia di Erdogan e del virus di intollerante autoritarismo che sta contagiando anche paesi europei come l’Ungheria e la Polonia? C’è veramente di essere preoccuparti e di chiedersi quale sarà il futuro della democrazia in Europa ove si sta diffondendo l’insidioso populismo, che mette in forse l’istituto della rappresentanza, e il fascino per l’uomo forte, che sbrigativamente e demagogicamente assicura soluzioni facili a problemi complessi che la nostra società, provata anche dal Covid 19, sta vivendo? Ecco perché interrogarsi sul futuro della democrazia non è fuori luogo ed è sempre più attuale contrastare il diffondersi nell’opinione pubblica dell’accettazione passiva della ineluttabilità di una evoluzione in senso negativo della democrazia in quella “democrazia illiberale” di cui parla il leader ungherese Orban. Occorre quindi una presa di coscienza collettiva da parte di tutte le forze autenticamente democratiche perché assistere passivamente al diffondersi del virus dell’autoritarismo ai confini dell’Europa è estremante pericoloso per l’Europa e per i valori che rappresenta. La voce dell’Europa democratica deve farsi sentire sempre più forte e netta deve essere la presa di distanza dalle involuzioni autoritarie che si stanno registrando . Il sogno di pace e di libertà che dopo la fine della seconda guerra mondiale ha nutrito la speranza di tanti popoli è ancor più necessario oggi coltivarlo.