Terni, Melasecche sull’inchiesta Mafia Capitale, Di Girolamo: “Ora basta, lo denuncio”
TERNI – “Ora basta! In tutti questi anni – dichiara il sindaco Leopoldo Di Girolamo – malgrado le affermazioni non veritiere che in più occasioni sono state rivolte verso l’azione politica ed amministrativa del Comune di Terni, ho sempre evitato di ricorrere alla magistratura a tutela della mia onorabilità, di quella delle persone che collaborano con me e di chi, in consiglio comunale discute e decide in piena trasparenza e responsabilità sugli atti che interessano la nostra comunità. Ma ora il consigliere Melasecche ha passato il segno e per questo ho dato mandato ad uno studio legale di procedere nei suoi confronti con denuncia alla magistratura. Le sue affermazioni su un presunto sistema politico affaristico, collegato a quello che sta venendo alla luce nella inchiesta Mafia Capitale che sarebbe stato messo in piedi nella nostra realtà che vedrebbe in campo società partecipate del Comune e cooperative ternane di livello nazionale con una presunta inerzia degli organi dello Stato a partire dalla Prefettura e dalla Magistratura, sono offensive e calunniose”.
“L’azione politica da me condotta – continua il sindaco – è stata sempre ispirata al massimo rigore e trasparenza, come provato dalla rinuncia a qualsiasi emolumento nell’espletare le mie numerose funzioni pubbliche, ai benefit (dai giornali alle trasferte che pago di persona), alle consulenze o incarichi ad personam. Per quanto riguarda le partecipate abbiamo messo in atto un regolamento per le nomine ed abbiamo lavorato al loro efficientamento e valorizzazione, come testimoniato anche dalle risultanze del commissario Cottarelli. Per quanto riguarda gli atti amministrativi abbiamo costituito, come prevede la Legge, il Nucleo Anticorruzione, ma per garantire il maggior controllo possibile, abbiamo elevato dal 10 al 20% la quota di atti da verificare. Abbiamo affidato i servizi secondo gare europee, evitando il meccanismo del massimo ribasso, che favorisce l’ingresso di imprese con capitale di dubbia provenienza e, come nel caso della gara per l’affidamento della raccolta e trasporto dei rifiuti, l’abbiamo fatto con la piena partecipazione e consenso di tutti i sindaci del territorio provinciale. Per quanto riguarda poi il controllo sulla penetrazione di associazioni criminali nel nostro territorio, pur essendo presente il rischio, nelle innumerevoli riunioni del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza, le forze dell’Ordine hanno sempre escluso una presenza organica delle stesse e hanno sempre reagito con energia e professionalità ai tentativi di infiltrazione nel nostro territorio e nella nostra regione, come dimostrano anche le notizie di stampa di oggi sul contrasto alla ‘Ndrangheta”.
“La documentazione comprovante il corretto operare della mia persona e della amministrazione comunale – conclude il sindao – sarà esibita alla Autorità Giudiziaria, per evidenziare la falsità delle affermazioni per le quali è stato dato mandato legale nei confronti di Enrico Melasecche”.