Zona rossa dal 24 dicembre al 7 gennaio ? Il leghista Zaia d’accordo, vertice regioni-governo
Italia in zona rossa dal 24 dicembre al 7 gennaio per mettere il Paese in sicurezza. E’ l’ipotesi sulla quale il governo sta ragionando proprio in queste ore con le regioni. Troppo pericoloso- questo è il ragionamento del governo – tenere aperti nelle festività natalizie. Il presidente del Veneto Zaia si è detto d’accordo, frenano altre regioni tra cui Toscana e Liguria. Ora bisognerà capire come intende muoversi il premier Giuseppe Conte, riunito ora a Palazzo Chigi proprio per decidere le misure da adottare. Una cosa è certa, dopo le immagini dell’ultimo weekend caratterizzato da assembramenti pazzeschi , compresa Perugia , il governo sarebbe orientato a regole più restrittive per le festività in modo da evitare una terza ondata di contagi. Lo stesso segretario del Pd, nonché governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, sollecita il governo a misure “rigorose” e più restrittive per il Natale. ” Ipotizzare assembramenti è folle, abbiamo il dovere di salvare vite”, ha detto il Ministro Francesco Boccia che , insieme a quello della salute Roberto Speranza, rappresenta l’ala dura del governo che vuole un Natale in rosso. I tanti morti di queste ultime ore avrebbero scioccato molti ministri, tanto che una parte di loro ritiene troppo pericoloso tornare a scuola in presenza il 7 gennaio. Ora il ragionamento del governo è tutto concentrato sulla decisione finale da prendere: quanto saranno blindate le feste prossime, quali categorie produttive dovranno essere risarcite e quanti soldi serviranno. Tornando all’ipotesi principale, la richiesta dell’asse rigorista sarebbe quella di stabilire la zona rossa nei festivi e prefestivi delle due settimane centrali, con la chiusura di negozi e ristoranti dal 24 al 27 dicembre, dal 31 dicembre al 3 gennaio e all’Epifania. Nove giorni di zona rossa per scongiurare aperitivi, cenoni e veglioni. C’è anche un’altra ipotesi sul tavolo del governo: colorare di arancione i giorni prefestivi e di rosso i festivi. Gli scienziati si dicono molto preoccupati e avvertono che il periodo natalizio presenta ” rischi specifici relativi alla mobilità e alla aggregazione nei contesti familiari e sociali”. Per questo chiedono “grande prudenza” e suggeriscono di potenziare molto i controlli.