Coordinamento per la Sanità Pubblica: sabato 30 gennaio presidio a Perugia

Il Coordinamento per la Sanità Pubblica sabato 30 gennaio sarà a Perugia, in Piazza Italia, davanti alla sede del Consiglio Regionale a partire dalle ore 15.00 per chiedere a gran voce:

– La stabilizzazione di tutti i lavoratori e le lavoratrici precari e precarie della sanità, assunzioni con contratto a tempo indeterminato per infermieri e OSS: basta con assunzioni fittizie, basta con le iniezioni di personale interinale, basta alle esternalizzazioni in appalto alle cooperative.

– Il mantenimento e il potenziamento di tutti i presidi ospedalieri territoriali: lottiamo per difendere l’importanza della medicina di prossimità e di prevenzione, per rafforzare i servizi territoriali e garantire il diritto alla salute attraverso una rete di servizi integrati. Investire sulla sanità centralizzata in un territorio come quello umbro vuol dire ostacolare la garanzia ad un reale diritto alla salute per una larga parte della popolazione.

– Un piano straordinario di edilizia scolastica per il rientro in sicurezza e stanziamento risorse per la didattica a distanza. La DAD è stata un fallimento su tutta la linea, un quarto degli studenti non ha avuto accesso alle lezioni e intanto gli interventi del Ministero sono stati minimi. Chiediamo che agli studenti siano forniti gli strumenti necessari per esercitare il diritto allo studio e contemporaneamente che si organizzi quanto prima un rientro in sicurezza; non è possibile che la DAD, da misura emergenziale si trasformi in misura permanente. Servono interventi strutturali nella scuola e nell’università a cominciare dall’edilizia, dalla stabilizzazione dei precari della scuola e dall’assunzione di personale a tempo indeterminato.

– Chiediamo la sospensione delle tasse universitarie, un reale impegno per il ripristino delle lezioni in presenza e l’accesso agli spazi di studio garantito a tutti gli studenti: una vera riapertura in sicurezza dell’Università. Vogliamo un incremento delle attività pratiche nella didattica con mezzi adeguati, maggiore personale e più ore dedicate ai laboratori, perchè la nostra formazione tecnica non venga completamente demandata ai tirocini e volta ad incrementare i profitti delle aziende private; vogliamo che i tirocini siano un valore aggiunto, una reale occasione di crescita: gli studenti non possono essere considerati come manodopera gratuita!

– Investimenti nel trasporto pubblico regionale. Non si può pensare ad un rientro a scuola o nelle università senza programmare delle misure minime di sicurezza per evitare la trasmissione del virus: negli autobus sovraffollati è impossibile rispettare le norme di distanziamento e sanificazione, creando l’ambiente perfetto per la trasmissione del virus. Richiediamo un aumento delle tratte, specialmente in orario scolastico e un aumento delle assunzioni dei lavoratori nel settore dei trasporti pubblici. Basta bus sovraffollati: più mezzi, meno contagiati!