Ospedale di Perugia: bloccato l’accesso ai reparti. Anche ai congiunti, malati sempre più soli
Si fa sempre più drammatica la situazione all’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. Da domani, infatti, saranno vietati gli ingressi nei reparti non Covid, anche ai congiunti dei malati ricoverati. La misura, che rende ancora più sofferente la degenza di un malato, è stata presa dai vertici dell’Azienda Ospedaliera per contenere la pandemia. Quindi l’accesso ai reparti non Covid, sostanzialmente a tutto l’Ospedale, di visitatori, congiunti e assistenze non sarà più consentito. Lo ha annunciato la Direzione generale del Santa Maria della Misericordia. Il provvedimento, dicono i vertici della sanità, ha l’obiettivo di “potenziare” le misure già in atto. In particolare visitatori e congiunti potranno consegnare eventuali beni personali di prima necessità al personale infermieristico di reparto dalle 12 alle 13. Per le assistenze l’accesso alle aree di degenza – spiegano dalla direzione generale – potrà essere attentamente valutata da parte del medico specialista e del coordinatore infermieristico limitatamente ai casi di assoluta necessità e dopo aver fatto un’analisi rischi-benefici”. Nel caso venga eccezionalmente concesso l’accesso al caregiver, prima del rilascio del badge autorizzativo personale verrà sottoposto a test rapido antigenico, da ripetersi con cadenza costante”. Una misura drastica che è la conseguenza di scelte non fatte prima e che avrebbero evitato l’ accelerazione dei contagi. Ora, di fronte ad una situazione drammatica, si chiude l’accesso anche ai famigliari. Non è facile per un malato restare solo su un letto di ospedale, con tanti anziani costretti a vivere la malattia in totale solitudine. Ci sarebbe molto da dire su provvedimenti improvvisi che arrivano dopo settimane di maglie larghe. E’ sempre più evidente che è mancata una seria ed efficace pianificazione, con i malati costretti a subire le conseguenze di scelte sbagliate o non fatte.