Imu agricola, il Tar del Lazio accoglie il ricorso dell’Anci Umbria, esenti i terreni sotto 600 metri
Il Tar del Lazio ha accolto in via preliminare il ricorso presentato da Anci Liguria, con Anci Umbria, Veneto e Abruzzo contro il decreto interministeriale del 28 novembre che prevedeva l’esclusione dei terreni agricoli sotto i 600 metri di altitudine dalla esenzione dell’Imu. Con l’accoglimento del ricorso saranno esenti dal pagamento dell’Imu anche i terreni agricoli sotto i 600 metri di altitudine.
Una battaglia che ha visto l’Umbria proprio tra i territorio più attivi contro questo pagamento. In alcuni passaggi del decreto, il Tar del Lazio, per motivare la gravità del provvedimento, parla di : “… assoluta incertezza dei criteri applicativi, … irragionevolezza dell’imposizione, effetti gravi sul pareggio di bilancio dei Comuni, dissesto, pesanti conseguenze sull’erogazione dei servizi, ristrettissimi tempi per la riscossione del tributo e la palese violazione delle norme a tutela del contribuente in materia di retroattività”.
“Le conseguenze della decisione – fanno sapere dall’Anci Umbria – sono che in questo momento il Governo deve reintegrare il fondo di solidarietà nazionale, tagliato per 350 milioni di euro e, soprattutto, che i contribuenti non sono tenuti al momento al pagamento dell’Imu agricola.
In attesa dell’udienza di merito che si terrà il prossimo Il 21 gennaio p.v. si terrà l’udienza di merito 21 gennaio, il presidente dell’Anci Umbria Francesco De Rebotti ha dichiarato con soddisfazione come la “totale adesione dei Comuni dell’Umbria, di altre Anci regionali oltre che di Comuni di tutto il territorio nazionale fa capire quanto questo provvedimento venga percepito come ingiusto e grave, sia per il merito quanto per le modalità di imposizione. La sospensiva dimostra che gli elementi di preoccupazione dei Sindaci sono più che fondati”.