Quattro comuni della Valnerina senza guardia medica e pediatra, la Asl: ” Non ci sono i medici”
E’ proprio vero, piove sempre sul bagnato. Gli eventi spiacevoli capitano a chi ne ha già abbastanza come nel caso della Valnerina ormai senza più servizi sanitari. L’ultima notizia arriva da quattro comuni dove è stato sospeso anche quel poco che ancora c’era. A Vallo di Nera, Sant’Anatolia di Narco e Scheggino la Asl 2 dell’Umbria ha sospeso temporaneamente , per tutto il mese di maggio , il servizio di guardia medica. La ragione, a parere dei vertici dell’azienda sanitaria, sembra essere la carenza di medici. Non ci sarebbero quindi i professionisti necessari per coprire i turni necessari. Stessa decisione è stata assunta anche per il Comune di Preci, una comunità già martoriata dal terremoto e distante dai principali centri di erogazione dei servizi sanitari. C’è poco da ridimensionare in questo lembo di territorio, abbandonato e dimenticato dalle istituzioni. La guardia medica della bassa Valnerina copre tre comuni con tantissime frazioni e distanze notevoli, con una popolazione anziana e spesso malata. I Sindaci Tullio Fibraroli, Fabio Dottori e Agnese Benedetti sono preoccupati per la decisione presa, dovendo garantire il diritto alla salute ai propri concittadini. Per di più parliamo di un territorio dove due mesi fa se n’è andato il loro medico di famiglia, il dottor Fausto Fiorini, stroncato dal Covid-19 a 68 anni. Fiorini era il medico di base proprio di questi tre comuni della Valnerina, era il riferimento del territorio. Per non parlare dell’assistenza pediatrica. Proprio all’inizio di aprile cinquanta famiglie residenti nei tre comuni hanno denunciato la chiusura dell’ambulatorio pediatrico a Scheggino che copriva anche i territori di Sant’Anatolia di Narco e Vallo di Nera. Prima c’era una pediatra che si è poi trasferita a Spoleto e con lei è cessata l’attività ambulatoriale che garantiva almeno una volta alla settimana il servizio pediatrico. Anche il Sindaco di Monteleone di Spoleto ha denunciato l’assenza di pediatri. ” A Monteleone – ha scritto la sindaca Marisa Angelini – ci sono 50 bambini 0-14 anni, il pediatra non fa mai ambulatorio”. Per non parlare dei servizi che vengono garantiti a Norcia, Cascia e Cerreto di Spoleto: pochi, inadeguati e senza la continuità necessaria. Dopo il terremoto quel poco che c’era è stato ancora di più ridimensionato con una situazione che con il passare dei giorni si fa sempre più difficile. Il tutto nel silenzio più assoluto delle istituzioni e dei loro rappresentanti.