Variante Delta in Umbria, individuati venti cluster: coinvolte 35 persone tra Città di Castello e Terni. Soltanto due sono attivi
La notizia arriva dalla direttrice dell’Istituto di Microbiologia dell’Università di Perugia Antonella Mencacci, in una intervista rilasciata al Tg dell’Umbria. Nella nostra Regione sono stati individuati “venti cluster di variante Delta che hanno coinvolto presumibilmente 35 persone in due aree di Città di Castello e del Ternano”. La stimata direttrice del Santa Maria della Misericordia aggiunge che ” per il momento la situazione non desta preoccupazione, anche perché attualmente sono soltanto due le persone attive, mentre gli altri sono tutti guariti”. Poi confessa che dei 35 uno era vaccinato mentre gli altri 34 non avevano ricevuto neanche la prima dose. Nel frattempo in Italia cresce l’attenzione sulla variante Delta, l’ultima versione del virus Sars-CoV-2 che ha costretto il Regno Unito a rivedere le scelte aperturiste. Ieri si è tenuta una riunione al Ministero della Salute tra Speranza e il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Franco Locatelli. Per Maria Capobianchi , responsabile di Microbiologia dello Spallanzani, che dirige uno dei laboratori inclusi nella rete per il sequenziamento dei campioni Sars-CoV-2, ” l’unico strumento per contenere le sue nuove espressioni sono le restrizioni sulla mobilità delle persone e le vaccinazioni”. A maggio il rapporto indicava in Italia la prevalenza della Delta inferiore all’1%. Ma il quadro nelle ultime settimane è sicuramente cambiato ed è scontato aspettarsi un deciso balzo in avanti. Secondo il centro europeo per la sorveglianza delle malattie (Ecdc), la Delta è destinata a diventare prevalente entro fine agosto, scalzando la variante inglese, che a sua volta, nel giro di un paio di mesi, aveva oscurato il ceppo originario del virus. Il generale Figliuolo , capo della struttura commissariale, è in allerta: ” La variante preoccupa, ma abbiamo fiducia nella scienza. I vaccini proteggono”. Per non essere suscettibili alla mutazione bisogna aver fatto ambedue le dosi.