Umbria, meta’ agosto tutti i prenotati vaccinati, priorita’ ai ragazzi. Delta oltre il 67%, i vaccini riducono trasmissione virus
” Vacciniamo tutte le fasce di età, ma abbiamo come obiettivo prioritario di intervenire sulle fasce di età 20-29 anni e 12-19 . Per quanto riguarda la prima fascia , la percentuale di copertura di soggetti prenotati e vaccinati è al momento pari al 49,7%, mentre è del 18,5% per i 12-19″. Così si è espresso il commissario regionale per l’emergenza Covid , Massimo D’Angelo. L’obiettivo è di arrivare entro la prima decade di agosto con la vaccinazione di tutti gli umbri che hanno aderito alla campagna vaccinale. Bisogna fare in fretta perché in Umbria la variante Delta è ormai presente nel 67,3% dei casi di positività, mentre quella Alfa copre il 23,1%. ” Se comunque incrociamo i dati dei sequenziamenti e dell’incremento di incidenza con la pressione sugli ospedali – ha aggiunto D’Angelo – ci rendiamo conto che il vaccino ha una sua notevole efficacia, in virtù del fatto che si riduce il tasso di ospedalizzazione. Questo ci fa comprendere quanto sia importante l’intervento vaccinale”. Insomma, i vaccini evitano di dover ricorrere all’ Ospedale e nello stesso tempo riducono la trasmissione del virus. Perché? Semplice, i vaccinati si infettano molto meno e bla probabilità che trasmettano il virus sono bassissime. Con la vaccinazione completa , scendono le le probabilità di contagiarsi e di trasmettere il virus. L’efficacia di vaccini usati in Italia si stima sia all’ 88,15% per gli immunizzati con 2 dosi. Secondo gli esperti i vaccini “bloccano” anche i contagi della Delta: il sistema sanitario inglese ha stimato che fino alla data del 23 luglio i vaccini hanno prevenuto 22 milioni di infezioni. È non va dimenticato che questi farmaci non sono stati concepiti per fermare i contagi, quanto per salvare vite umane. In Inghilterra i decessi evitati sarebbero finora 60mila (fonte servizio sanitario inglese) e in Italia negli ultimi sei mesi la campagna vaccinale avrebbe evitato quasi l’ 80% delle vittime che ci saremmo attesi in base ai numeri delle precedenti ondate.