La Cassazione decide sulla scarcerazione del marito di Barbara Corvi
E’ fissata per oggi alle 10 davanti alla prima sezione della Corte di Cassazione l’udienza di discussione del ricorso presentato dalla procura di Terni contro l’annullamento, deciso ad aprile dal tribunale del Riesame di Perugia, dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita lo scorso 30 marzo nei confronti di Roberto Lo Giudice , accusato di omicidio volontario per la scomparsa da Amelia della moglie Barbara Corvi, della quale non si hanno più notizie dal 27 ottobre 2009. L’impugnazione era stata annunciata dal procuratore capo Alberto Liguori, che coordina le indagini condotte dai Carabinieri, dopo le motivazioni dell’annullamento dell’ordinanza. Secondo la Procura di Terni, Lo Giudice – che si è sempre dichiarato estraneo alle accuse – avrebbe ucciso la moglie per motivi anche economici con la complicità del fratello Maurizio, indagato a piede libero, e poi ne avrebbe occultato il cadavere. Gli accertamenti investigativi non si sono mai fermati, anche se il responso della Cassazione viene considerato dagli inquirenti decisivo per cristallizzare o meno il quadro indiziario fin qui emerso e dare eventualmente nuovo impulso alle indagini. Lo Giudice, difeso dagli avvocati Giorgio Colangeli e Cristiano Conte, era tornato libero il 22 aprile scorso, dopo 23 giorni di carcere. A detta dei giudici del Riesame che lo avevano scarcerato non è possibile ” affermare in termini di certezza che sia avvenuto un delitto” e che Barbara Corvi ” sia effettivamente deceduta”, in quanto nel corso delle indagini ” sono emersi elementi che consentono di ritenere ancora aperta la possibilità che si sia allontanata volontariamente”. L’uomo si è sempre proclamato estraneo alla scomparsa della moglie.