Accademia di Belle Arti, mancano i soldi, Regione e Comune: “Sia statalizzata”
PERUGIA – L’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia rappresenta per l’Italia, oltre che per la città e per l’Umbria, una eccellenza che merita l’impegno delle Istituzioni nazionali e locali affinché possa continuare a svolgere il suo compito di alta formazione di giovani italiani e stranieri, nelle diverse discipline delle arti. Questo è quanto è stato ribadito al termine di un vertice svoltosi questa mattina a Perugia, a Palazzo Donini, convocato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e dal Sindaco di Perugia, Andrea Romizi, cui hanno partecipato i parlamentari Valeria Cardinali e Walter Verini, l’assessore regionale alla Cultura, Fabrizio Bracco, il presidente dell’Accademia, Mario Rampini, ed il direttore, Paolo Belardi.
L’incontro era stato convocato per affrontare il delicato tema del finanziamento dell’attività dell’Accademia, anche in considerazione della riforma delle Province, essendo i soci fondatori dell’istituto culturale appunto la Provincia di Perugia ed il Comune. Una riforma che ha determinato, quindi, difficoltà nel mantenimento delle risorse finanziarie a favore dell’Accademia di Belle Arti.
Negli anni recenti la Regione Umbria ha attribuito all’Accademia un contributo finanziario che continuerà a garantire.
Tutti gli intervenuti hanno condiviso la necessità che si riproponga a Governo e Parlamento la questione della statizzazione dell’Accademia, essendo quella di Perugia, insieme all’Accademia di Genova, i due più antichi istituti di alta formazione artistica a non essere statali (le due Accademie sono state fondate, infatti, rispettivamente nel ‘500 e nel ‘700).
Il mantenimento dell’attività dell’Accademia di Belle Arti è un obiettivo di grande importanza, sia per la difesa di una tra le più antiche e prestigiose istituzioni culturali di tutto il Paese, sia per la qualità dell’offerta formativa che comunque l’Accademia di Perugia continua a garantire. Testimonianza di ciò sono gli oltre 300 allievi iscritti, che provengono non solo da molte regioni italiane, ma anche da molti Paesi stranieri.