Tamponi agli studenti, anche in Umbria scende in campo l’esercito. Via libera al vaccino per i bimbi da 5 a 11 anni
Scende in campo l’esercito per garantire i tamponi agli studenti e monitorare i casi di Covid nelle scuole. Una scelta per aumentare i test con l’obiettivo di limitare al massimo la Dad. Il piano è stato già definito e dai prossimi giorni anche nelle scuole dell’Umbria arriveranno medici e infermieri militari per fare i test agli studenti nei tempi stabiliti dal protocollo, e cioè entro 24-48 ore dalla scoperta di un caso positivo in classe. I sanitari dell’esercito si sposteranno con i laboratori mobili dell’esercito e si aggiungeranno ai medici delle Asl, sette giorni su sette. Per mantenere il sistema del doppio tampone – al giorno zero e al quinto giorno dopo la scoperta di un caso positivo – che permette di lasciare le classi in presenza, a meno che si trovino altri casi (un altro alle elementari e in prima e seconda media, dove gli studenti non sono vaccinati; almeno altri due alle superiori tra gli studenti vaccinati) serve un potenziamento dei tamponi che garantisca maggiore velocità di elaborazione dei test. Una decisione assunta dal governo dopo le polemiche sulle quarantene. I presidi hanno lamentato che spesso le Asl non rispondono al telefono, non rispondono in tempo utile alle mail e sono costretti da soli a decidere sulle quarantene. “Siamo al gioco dell’oca”, ha detto il responsabile dell’associazione nazionale presidi (Anp). Va anche detto che in Umbria con la regola della Dad al terzo contagio ci sono attualmente soltanto due classi delle superiori, una delle medie, quattro della primaria e 17 della scuola dell’infanzia. Infatti, negli ultimi giorni gli alunni positivi al Covid sono diminuiti assai: si è passati da 97 a 27 in totale (-65). Dodici positivi si registrano nella scuola d’infanzia, undici alla primaria, uno alla scuola media e due alle superiori. Uno è, invece, collegato al servizio scuolabus. Per quanto riguarda i cluster (due o più casi nella stessa classe) si registrano 3 all’infanzia, 2 alla primaria e 1 alle superiori. Per quanto riguarda, invece, i contagi sul territorio abbiamo 7 casi a Foligno all’infanzia, 6 casi a Perugia ( 4 all’infanzia e 2 alla primaria), 2 a Spoleto ( 1 alla primaria e 1 all’infanzia), 1 all’infanzia nell’Alto Tevere, 1 alle medie nell’Assisano, 1 alle medie al Trasimeno, 1 alle superiori nella Media Valle del Tevere. Nella provincia di Terni, invece, ci sono 3 casi in città (1 all’infanzia, 1 alle superiori e 1 al servizio scuolabus), 1 caso all’infanzia a Narni-Amelia, 2 ad Orvieto all’infanzia. Per adesso si tratta di un numero assai contenuto, con i più piccoli (infanzia e primaria) più esposti degli altri. Nel frattempo è arrivato il via libera dell’Aifa alla vaccinazione anti-Covid dei bambini dai 5 agli 11 anni. Con dose ridotta, un terzo rispetto a quella per gli adulti, con due somministrazioni a distanza di tre settimane . Il vaccino protegge dall’infezione e dagli effetti peggiori della malattia, come per gli adulti. Vaccinare i bambini – secondo gli esperti e il parere dell’Agenzia italiana del farmaco – funziona e non espone a rischi. Sarà una scelta volontaria e non è previsto alcun green pass.