Assisi, proposti finti abbonamenti a riviste polizia: è una truffa
Sempre più frequentemente arrivano segnalazioni da parte di cittadini che vengono contattati da persone che, spacciandosi per poliziotti, propongono la vendita di abbonamenti a riviste di polizia. In realtà si tratta di “abili e convincenti truffatori” che, in alcuni casi, sono riusciti a vendere abbonamenti anche per centinaia di euro. E’ quanto accaduto qualche giorno fa ad Assisi ad un 36enne , socio di una ditta di abbigliamento, che ha ricevuto una telefonata anonima sul cellulare da parte di un individuo che, presentandosi come un sindacalista della polizia di Stato, l’ha informato che a breve avrebbe ricevuto un pacco contenente una rivista di un sindacato di polizia da pagare in contrassegno al costo di 169 euro. Il 36enne ha declinato l’offerta. Il truffatore però non si è dato per vinto. Dopo qualche giorno presso la sede della società, è arrivato un pacco spedito da un presunto sindacato di polizia con pagamento in contrassegno che è stato rifiutato dal 36enne.Visto il diniego il truffatore ha ricontattato l’uomo invitandolo con insistenza a ritirare il pacco poiché ormai era stata emessa la ricevuta fiscale. A quel punto il 36enne ha deciso di chiedere aiuto alla polizia di Stato presentandosi al commissariato di Assisi per sporgere denuncia. Ha così appreso dai poliziotti che l’unica rivista ufficiale della Polizia di Stato è il mensile “Polizia Moderna”, il cui abbonamento annuale costa 24 euro e non viene assolutamente pubblicizzato telefonicamente. Gli agenti hanno chiarito al 36enne che la polizia di Stato e i suoi appartenenti non propongono abbonamenti, né per telefono né di persona, non vendono beni e non chiedono denaro.