Nuova Monteluce, cittadini e associazioni in assemblea con lo Spi Cgil: progetto fermo e niente casa di comunità
Lo stallo del progetto per la Nuova Monteluce preoccupa fortemente gli abitanti del quartiere, le associazioni e il sindacato. In data 14 marzo, presso la sede dello Spi Cgil di Monteluce (il sindacato delle pensionate e dei pensionati) si è tenuta un’assemblea, con le l’associazione Piedibus, Bosco Sacro, rappresentanti del mondo del commercio e liberi cittadini, per verificare la situazione.
Un primo elemento di criticità emerso – si legge in una nota dello Spi Cgil, Lega di Perugia-Corciano-Torgiano – è stato lo spostamento della Casa di comunità nella struttura di via XIV Settembre, ex dispensario sanitario di Perugia, struttura che sarà rinnovata con i fondi previsti dal PNRR entro il 2026. “Ubicare questa struttura al centro di una rotatoria dove la viabilità è molto trafficata e a ridosso del Tribunale e di alcuni Istituti scolastici – è stato osservato nell’assemblea – con l’aggiunta delle difficoltà per il parcheggio, appare una scelta poco oculata per garantire l’assistenza sanitaria in regime delle 24 ore giornaliere”.
La struttura, infatti, per sua natura, dovrà accogliere persone bisognose di cure specialistiche, garantire la presenza di medici di medicina generale, ospitare consultori,
Inoltre, l’assemblea ha valutato come “molto grave” la situazione di stallo in cui versa il progetto Nuova Monteluce. “Oramai da troppo tempo – scrive ancora lo Spi Cgil – i lavori di ristrutturazione e
L’Assemblea ha concluso la discussione proponendo di attivarsi per promuovere iniziative, in primis un gruppo di lavoro, per valutare lo stato dell’arte del progetto Nuova Monteluce, condividere progettualità e richiedere incontri al sindaco di Perugia e alla governatrice della Regione dell’Umbria.