Si avvicina il giorno del “liberi tutti, dal 1 maggio il green pass andrà in archivio: gli ultimi nodi da sciogliere sulle mascherine
Dopo due anni di pandemia, il 30 aprile scade l’ultimo decreto con le regole per contrastare il Covid-19. Il green pass andrà in archivio e le mascherine al chiuso resteranno obbligatorie solo per salire sui mezzi di trasporto e partecipare ad alcune attività dove più alto è il rischio di contagio. Comunque sui mezzi del trasporto pubblico locale – autobus, tram, treni – l’obbligo di mascherine Ffp2 verrà prorogato dal 1 maggio in avanti. Le mascherine Ffp2 resteranno ancora in tutti i luoghi di aggregazione sociale dove si sta a lungo in uno spazio chiuso, con posti ravvicinati: cinema, teatro, sale da concerto. La decisione sulle mascherine non è ancora presa per quanto riguarda i luoghi di lavoro, l’unica cosa che appare certa è che il governo non farà distinzioni tra luoghi di lavoro pubblici e privati. Sulle mascherine a scuola la riflessione è aperta. Il ministro Bianchi è determinato a mantenerle, perché mancano poche settimane alla fine dell’anno scolastico e aumentare i rischi avrebbe poco senso. Barbieri, parrucchieri e centri estetici sono tra le attività ritenute più a rischio, per cui dovrebbe restare l’obbligo di mascherine Ffp2 ancora per alcune settimane. Dal primo maggio la certificazione verde resterà per dimostrare l’avvenuta vaccinazione o guarigione, ma non sarà più obbligatoria nei luoghi di lavoro, negli uffici pubblici, nei negozi, nei bar e ristoranti. Niente pass anche per mense e catering, centri benessere e congressi, sale gioco e feste. L’unica eccezione riguarda gli esercenti le professioni sanitarie dei lavoratori negli ospedali e nelle Rsa.