Screening carcinoma gastrico, il Consiglio regionale sollecita la giunta: “Fare presto”. I casi dell’Alto Tevere e dell’Alto Chiascio
Il carcinoma gastrico è il tumore maligno più frequente dello stomaco e rappresenta la quinta causa di morte per cancro. Una buona prevenzione passa anche dalla presenza di adeguati servizi diagnostici. Per questo alcuni consiglieri regionali dell’opposizione, che hanno trovato il sostegno dei colleghi di maggioranza, hanno presentato una mozione all’Assemblea di Palazzo Cesaroni per chiedere “l’attivazione di screening per la prevenzione del carcinoma gastrico”. Un atto che il tutto il Consiglio regionale dell’Umbria ha condiviso, tanto da essere approvato con il voto unanime dei presenti (17). Tra l’altro in Umbria emerge una particolare incidenza dei tumori allo stomaco, più alta della media nazionale, in particolare nei comprensori dell’Alto Chiascio e dell’Alto Tevere. Tanto è vero che l’Umbria fa parte dell’ormai denominato “triangolo maledetto”, quello del tumore dello stomaco che comprende oltre alla nostra regione, la provincia di Pesaro e la bassa Romagna. Secondo i dati, il tasso di incidenza di questa neoplasia sarebbe fra i più alti al mondo. Se negli ultimi anni si registra un decremento degli indici di mortalità lo si deve sicuramente al miglioramento delle terapie e delle diagnosi precoci, grazie in particolare ai sistemi di screening. Purtroppo, l’Umbria sarebbe passata da eccellenza nazionale nella pianificazione e nell’adesione agli screening, ad essere una “delle Regioni più inefficienti nei sistemi di prevenzione delle patologie cliniche”, tema reso ancor più impellente a causa dei rallentamenti diagnostici dovuti alla pandemia da Covid-19. Un tempo sospeso che potrebbe costare molto in termini diagnostici, con tanti casi di cancro non intercettati a causa dei ritardi negli screening. Per questo il livello di allerta è alto. E anche per questo l’Assemblea legislativa di Palazzo Cesaroni chiede alla presidente Tesei e all’assessore alla Salute Coletto di fare presto e di potenziare i servizi di diagnostica, prevedendo l’attivazione di screening per la prevenzione del carcinoma gastrico. E’ urgente – hanno sottolineato i consiglieri di minoranza nel corso della discussione in Aula – introdurre, in tempi celeri, la “sperimentazione del servizio di screening esplicitamente mirato alla ricerca di neoplasie allo stomaco anche mediante le risorse previste da uno specifico bando sullo sviluppo di conoscenze e approcci innovativi”. L’emendamento proposto da altri consiglieri della maggioranza, accettato e condiviso dai due proponenti di minoranza, chiede di avviare “una fase di sperimentazione nei territori e nella popolazione più a rischio”. Un voto unanime che sicuramente rappresenta un buon segnale politico, anche alla luce delle lunghissime liste di attesa che purtroppo si registrano nei servizi sanitari dell’Umbria. Ora però compete alla giunta regionale dare seguito all’indicazione dell’Assemblea legislativa, ma questa è tutta un’altra storia.