L’Istituto di Medicina del Lavoro celebra 50 anni di attività
L’Istituto di Medicina del Lavoro celebra i 50 anni di attività a tutela della salute dei lavoratori e dei cittadini: per valorizzare l’importante traguardo del mezzo secolo di attività, domani, sabato 11 giugno 2022, a Perugia, nell’Aula Magna del Dipartimento di Medicina e Chirurgia, alle ore 9.15, si svolgerà una cerimonia durante la quale sarà ricordata la fondazione dell’Istituto di Medicina del Lavoro nel 1972 e ne sarà evidenziata l’attività scientifica, di ricerca, didattica e clinica realizzata nel corso degli anni.
L’evento sarà aperto dai saluti delle Autorità: Il Prof. Maurizio Oliviero, Magnifico Rettore Università degli Studi di Perugia, l’Avv. Andrea Romizi, Sindaco di Perugia, il Dott. Franco Bettoni, Presidente Nazionale dell’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL), il Prof. Vincenzo Nicola Talesa, Direttore del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Ateneo perugino, il Dott. Massimo D’Angelo, Direttore Sanità e Welfare Regione Umbria e la Dott.ssa Cristina Clementi, Direttrice Amministrativa Azienda Ospedaliera di Perugia.
Seguiranno gli interventi dei relatori, i Proff. Fausto Grignani, Adolfo Puxeddu e Lamberto Briziarelli, quindi dei Proff. Giuseppe Abbritti, Giacomo Muzi, Nicola Murgia, Marco dell’Omo, Michele Bini e Letizia Rossi.
Al termine, le conclusioni saranno affidate al Prof. Vincenzo Nicola Talesa.
Da cinquant’anni l’Istituto di Medicina del Lavoro dell’Università degli Studi di Perugia e dell’Azienda Ospedaliera di Perugia svolge la sua fondamentale attività rivolta principalmente alla diagnosi e alla terapia di patologie polmonari, allergiche e di intossicazioni di origine professionale e ambientale. Realizza, inoltre, un’ intensa attività di sorveglianza sanitaria delle popolazioni lavorative per la sicurezza e la prevenzione delle malattie professionali. Presso l’Istituto è inoltre attivo un centro per il trattamento dell’abitudine al fumo di tabacco.
Al pubblico si raccomanda l’uso di mascherine FFP2.