Tasso di positività al 40%: in Umbria nuovo balzo in avanti dei contagi e ricoveri
Salgono a 139, nove in più di ieri, i ricoverati Covid in Umbria, mentre restano stabili, due, i posto occupati nelle rianimazioni. In crescita anche gli gli attualmente positivi al virus, 11.505, più 314 rispetto a ieri. E’ il quadro che emerge oggi – lunedì 27 giugno 2022 – dal bollettino ufficiale della Regione. Nelle ultime 24 ore sono emersi 515 nuovi casi positivi e 201 guariti, con nessuna nuova vittima. I tamponi molecolari e i test antigenici eseguiti sono stati 1.287, con un tasso di positività che balza addirittura al 40%, contro il 31,5% della scorsa settimana e il 22,2% di quella ancora precedente. Sono dati condizionati in parte dal basso numero di tamponi eseguiti ma se accostati a quelli delle ultime due settimane indicano un forte incremento dei nuovi casi. Numeri che confermano che BA4 e BA 5 sono sottovarianti più trasmissibili di BA 2 ed hanno una maggiore capacità di evadere la protezione immunitaria da vaccino e da pregressa infezione, aumentando la probabilità di reinfezione. Secondo gli ultimi report il rischio di reinfezione è maggiore per alcune categorie: le persone d’età 12-49 anni rispetto agli over 50, le donne rispetto agli uomini, le persone con prima diagnosi di Covid-19 notificata da oltre 210 giorni, le persone non vaccinate o vaccinate con almeno una dose da oltre 120 giorni, gli operatori sanitari rispetto al resto della popolazione. La progressiva diffusione delle sottovarianti BA 4 e BA 5 sta contribuendo ad una netta ripresa della circolazione virale con effetti che cominciano a pesare anche sugli ospedali, in particolare in area medica. Per questo medici ed esperti invitano alla prudenza, per almeno tre ragioni. Innanzitutto il numero dei positivi è largamente sottostimato per il massiccio utilizzo dei tamponi fai-da-te con notifica parziale dei test positivi. In secondo luogo è impossibile stimare l’entità di questa risalita d’inizio estate e i tempi per raggiungere il picco. Infine, lo stallo della campagna vaccinale ha generato una popolazione attualmente suscettibile all’infezione molto estesa. Sono, infatti, molti coloro che non sono vaccinati, quelli senza terza dose e le persone vulnerabili senza quarta dose. Di conseguenza in questa fase della pandemia è fondamentale ridurre la circolazione virale, in particolare indossando la mascherina nei luoghi chiusi, specialmente se affollati e in condizioni di assembramenti anche all’aperto. La regione, dal canto suo, dovrebbe potenziare la campagna vaccinale in tutte le persone a rischio di malattia grave, aumentando la copertura con la terza dose negli over 50 e con la quarta dose in tutte le persone vulnerabili.