“L’Umbria che spacca” a Terni, tutto il programma dello storico sbarco del festival all’anfiteatro romano
Il viaggio intergalattico della navicella “Umbria che spacca” è pronto a sbarcare a Terni. A due mesi precisi dalla IX edizione del festival che si è tenuto a Perugia (30 giugno – 3 luglio) ora una grande novità e una imperdibile coda: per la prima volta nella storia del festival ci sarà infatti l’atterraggio in una nuova città dell’Umbria. Da Perugia quindi fino a Terni. Perché la grande musica non ha campanili.
Sabato 3 settembre 2022, all’anfiteatro romano di Terni e ad ingresso gratuito, per celebrare lo storico sbarco si esibiranno i già annunciati The Zen Circus – la band che più di tutte in oltre 20 anni di onorata carriera ha riportato lo spirito padre del folk e del punk al moderno cantautorato, contribuendo a definire la nuova generazione della musica italiana degli anni zero – ma anche la giovane cantautrice campana svegliaginevra come secondo headliner.
Due saranno i palchi, quello del main stage e quello ai giardini dell’anfiteatro, e la serata quindi non poteva che completarsi con l’esibizione a partire dalle ore 18 di band 100% umbre, soprattutto dell’area del ternano: Giant Gummy Bears, Antefatti, Mog4no, Cane Sulla Luna, Santa, Molecola.
Per illustrare tutti i dettagli della serata, con l’arrivo a Terni per la prima volta del festival “L’Umbria che Spacca”, giovedì primo settembre si è tenuta una conferenza stampa nella sala consiliare del Comune di Terni (Palazzo Spada).
L’evento nasce sull’asse della collaborazione tra l’associazione Roghers staff (organizzatrice del festival USC) e Baravai (rassegna di concerti, stand up comedy e spettacoli, organizzata dalla Cooperativa “Le Macchine Celibi” all’anfiteatro ternano), con il contributo di Regione Umbria e Comune di Terni, con il sostegno della Fondazione Carit Cassa di risparmio di Terni e di Narni. Sponsor: Coop Centro Italia, Mastri Birrai Umbri.
A presentare questa suggestiva coda della nona edizione del festival musicale, e allo stesso tempo una “edizione zero” su Terni, è stato il direttore artistico del festival e presidente dell’associazione Roghers Staff Aimone Romizi: “L’idea è quella di creare due grandi poli musicali, uno di Perugia e uno di Terni, in rappresentanza di quello che è per noi il sottobosco culturale e musicale umbro”. “Ci abbiamo messo nove edizioni – ha poi proseguito Romizi – ma l’idea c’era da subito, fin dalla prima edizione. Ci siamo allenati fino ad avere le spalle abbastanza larghe per avvicinarci ad un’altra città che tra l’altro ha risposto benissimo vista anche la collaborazione con i ragazzi del Baravai. Arrivare a Terni e sapere che con noi ci sono loro ci dà sicurezza, così come sapere che possiamo contare sulle istituzioni e gli sponsor che ci hanno seguito anche a Terni”.
Se da una parte il festival si allarga proseguendo il suo percorso di crescita e tenendo fede al suo nome, dall’altra il Comune di Terni vuole puntare su una rassegna musicale che si rivolge ad un pubblico giovane, per ampliare l’offerta culturale dell’estate in città: “Questa data vuole essere una sorta di edizione zero del festival a Terni – ha dichiarato l’assessore alla Cultura del Comune di Terni Maurizio Cecconelli – perché siamo certi che quel format può portare nuova energia visto che è un festival che funziona e vorremmo si radicasse anche nel territorio ternano”. “L’Umbria che spacca – ha aggiunto – è molto più di un semplice festival, perché è un grande contenitore giovanile e momento di ritrovo con la musica a fare da elemento aggregante. Abbiamo così voluto sposare il festival e tutto quello che rappresenta. Affidarsi a loro significa poter parlare il linguaggio dei giovani, e la collaborazione con Baravai completa il tutto”.
Dello stesso parere anche l’assessore al commercio ed eventi Stefano Fatale: “Abbiamo accettato questa sfida per iniziare un percorso anche con l’Umbria che spacca, perché gli eventi in città sono un motore per attrarre turisti”.
In rappresentanza della Regione Umbria, la dirigente cultura e turismo Antonella Tiranti, ha parlato di questo allargamento come di “un passo in più per creare il brand Umbria”. “Bisogna ragionare per identità umbra e senza campanili e un festival come l’Umbria che spacca riesce a mettere insieme cultura, turismo, conoscenza del territorio e un target giovanile, con quest’ultimo che è quello su cui l’Umbria deve puntare in maniera seria, con l’obiettivo di proporre una offerta turistica per attrarre le nuove generazioni”.
Per la Carit è intervenuto il consigliere Pietro Pegoraro il quale, spiegando il perché del sostegno all’iniziativa, ha sottolineato che è compito della Fondazione “privilegiare il territorio e soprattutto i giovani”.
Infine, come rappresentante del Baravai, Andrea Leonardi ha ricordato che da quanto è partito il progetto all’anfiteatro nel 2020 “il nostro obiettivo è stato sempre quello di cercare le giuste sinergie per portare lo spazio ad un livello di eccellenza”. “Aprirci a realtà umbre e nazionali è fondamentale e quindi sono felice di questa nuova sinergia” ha poi concluso.
Una IX edizione dell’Umbria che Spacca che quindi, dopo aver chiuso la quattro giorni perugina con 20mila presenze e 120 artisti coinvolti, prosegue a Terni portando anche in Umbria il tour estivo di presentazione del nuovo album “Cari fottutissimi amici” degli Zen Circus.
In oltre due decenni di musica, con una lunga carriera che conta oltre mille concerti, 14 pubblicazioni discografiche, una partecipazione in gara tra i big a Sanremo 2019 e un romanzo anti-biografico, The Zen Circus continuano a rinnovarsi, rimanendo una delle realtà più apprezzate del panorama musicale italiano attuale.
La serata dell’Umbria che spacca a Terni si preannuncia quindi come una vera e propria festa della musica. Si potranno ascoltare, oltre a loro, anche tanti ospiti musicali in un susseguirsi di esibizioni.
Zen Circus
Per la prima volta negli oltre 20 di carriera, la band ha dato alle stampe un album interamente composto di featuring, su canzoni inedite realizzate per l’occasione, frutto di molteplici collaborazioni con colleghi stimati e amici di vecchia data, facenti parte del mondo della musica e non solo: “118” feat. Claudio Santamaria, “Caro fottutissimo amico” con Motta, “Ok Boomer” feat. Brunori Sas, ed altri ospiti incredibili che affiancano gli Zen Circus in questa nuova avventura come Luca Carboni, Ditonellapiaga (con un brano prodotto da Tommaso Colliva, di fatto un ulteriore featuring del disco), Speranza, Emma Nolde, Musica da Cucina, passando anche per i perugini e grandi amici Fast Animals and Slow Kids.
In venti anni di carriera la band si è costruita una credibilità condivisibile da pochissimi altri artisti nostrani (il loro talento è stato riconosciuto anche da importanti artisti internazionali, che hanno scelto di collaborare con loro, come Violent Femmes, Pixies e Talking Heads) grazie all’attività live più incessante, urgente e di qualità che si possa immaginare, confermandosi come una certezza del rock italiano, premiata nel tempo da un pubblico affezionato e sempre più transgenerazionale, che riempie ormai da anni i migliori club e festival del paese.
Svegliaginevra
È la nuova scommessa femminile di La Clinica Dischi dopo l’exploit di cmqmartina. Dopo il fortunato esordio di “senza di me”, la conferma di “Simone” e il featuring con APICE su “Barche”, “Come fanno le onde” esce a luglio 2020 e conquista pubblico e addetti al settore: in pochi mesi, il brano vola oltre il milione di stream, stazionando in modo permanente nelle playlist editoriali Scuola Indie (di cui ottiene anche la copertina) e Indie Italia di Spotify e nell’alta rotazione delle principali radio nazionali. Inoltre, il brano viene inserito nella tracklist della serie Netflix Summertime 2. Con “Punto”, svegliaginevra si presenta definitivamente al grande pubblico figurando tra i sessanta progetti selezionati per Sanremo Giovani 2021.
Non mancano anche qui gli inserimenti nelle playlist editoriali di Spotify come Indie Italia, Scuola Indie e New Music Friday. Il 16 aprile 2021 esce “Due” per La Clinica Dischi, singolo che anticipa il debut album della cantautrice campana “Le tasche bucate di felicità”. Uscito il 21 maggio 2021, in poco tempo tempo il disco supera i 6 milioni streams su Spotify, collezionando playlist ed ottenendo la copertina di Indie Italia e Indie Triste. Il tour estivo, che l’ha portata a girare tutta la penisola, si è appena concluso con la sua esibizione al Mi Ami (Circolo Magnolia) per il Though As You Fest, in collaborazione con Dr. Martens. A novembre 2021 arriva il singolo qualcosa!, un brano che, tra cassa dritta e stacchi, definisce una dinamica coinvolgente e inedita nella discografia dell’artista.