Polveriera sanità, manifestazione a Perugia contro i tagli: ” In Umbria aleggia la privatizzazione”
Ormai in Umbria la parola d’ordine è “Salvare la sanità pubblica”. Una preoccupazione che coinvolge tutti: cittadini, operatori sanitari e rappresentanti dei lavoratori. Fra 12 giorni – esattamente sabato 22 ottobre – è prevista una manifestazione in piazza IV Novembre a Perugia, alle ore 10, con lo slogan “Vogliamo la sanità pubblica”. Una mobilitazione organizzata dalla Cgil e Uil, cui hanno aderito anche i sindacati autonomi Fials e Nursind. Una mobilitazione per chiedere “assunzioni stabili, abbattimento delle liste di attesa, sanità del territorio e non risparmiare sui farmaci” mettendo sotto i riflettori “i tagli a un servizio sanitario regionale già in ginocchio”. Solo per fare un esempio: delle 1.100 assunzioni concordate e promesse dalla giunta regionale ad oggi ne sono state fatte poco meno di 100. Sono numeri che ancora una volta ricorda il segretario generale di Cgil Umbria Vincenzo Sgalla. Bordate pesanti anche sulla proposta di un nuovo Piano sanitario regionale: ” Realizzato senza aver ascoltato la comunità umbra e senza alcun confronto”, aggiunge Sgalla. Proprio sulla proposta di Palazzo Donini, i sindacati ricordano le oltre 10 mila firme raccolte e consegnate all’Assemblea legislativa di Palazzo Cesaroni. Firme e proteste che si aggiungono a quelle di sindaci e amministratori comunali, di entrambi gli schieramenti. In ordine di tempo è stato il primo cittadino di Città della Pieve, Fausto Risini, a capo di un’amministrazione di centrodestra: ” La Regione – ha detto Risini – ha deciso di ignorare i bisogni e le richieste di decine di migliaia di cittadini. A questo punto ci batteremo ancora più intensamente per i nostri diritti chiedendo ai cittadini di scendere in campo con noi”. Prima di lui erano stati i sindaci di Assisi e Città di Castello a prendere le distanze dalle scelte della giunta regionale. “Quello presentato dall’assessore Coletto a fine 2021 non ci convinceva – ha spiegato ancora Sgalla – e il riscontro lo abbiamo avuto con le assemblee fatte sul territorio durante le quali è stato riscontrato un diffuso malessere che ci ha portato a raccogliere e poi a consegnare 10 mila firme all’Assemblea legislativa”. Per i rappresentanti dei lavoratori la giunta Tesei ” guarda solo ai tagli, alla privatizzazione e alla desertificazione del sistema sanitario pubblico”. Per Maurizio Molinari, segretario regionale della Uil, ” la pandemia e l’esplosione di una mala gestione hanno solo peggiorato la situazione. Occorre investire nelle personale che è quello che ha salvato gli umbri dalla pandemia, e rifare una sanità pubblica vera senza che aleggi quel velo di privatizzazione che spaventa tutti”.