Nuovo governo, ora il risiko dei sottosegretari: Prisco e Nevi pronti ad entrare in squadra. Quaranta posti disponibili, le speranze di Coletto
Ora che Giorgia Meloni e la sua squadra hanno giurato, può iniziare il grande risiko dei posti di sottogoverno. In totale i componenti dell’esecutivo sono per legge massimo 65, compresi viceministri e sottosegretari. Quindi, tolti i 24 dicasteri già assegnati e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, i posti liberi rimasti sono un quarantina. Dai calcoli di chi lavora al dossier dei numeri due, al partito che ha vinto le elezioni spetta il doppio dei posti rispetto alla somma di Lega e Forza Italia. A questo punto la domanda che viene spontanea è: ci saranno umbri tra i 40 nuovi sottosegretari e viceministri ? Sono due i deputati dell’Umbria che potrebbero avere qualche speranza di entrare nel nuovo governo. Il primo nome è quello di Emanuele Prisco (Fdi), 45 anni, perugino, ben messo con la premier Meloni. Per lui ci potrebbe essere un posto al Viminale, come numero due di Matteo Piantedosi, prefetto, nuovo ministro dell’Interno. Prisco potrebbe avere la delega ai Vigili del Fuoco, corpo dove lui lavorava prima di essere eletto alla Camera dei Deputati. Un altro nome è quello di Raffaele Nevi (Fi), ternano, molto vicino al ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani. Nevi potrebbe essere nominato sottosegretario al ministero delle Imprese e Made in Italy, guidato dal ministro Adolfo Urso di Fratelli d’Italia. L’ultima sorpresa è legata all’assessore Luca Coletto dato da diverso tempo in partenza. Lui spera sempre in un posto da sottosegretario al ministero della Salute ma andrebbe volentieri a presiedere l’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas). Due parlamentari umbri e un assessore della giunta Tesei che sperano di poter mettere un completo giacca e pantalone blu per la prossima cerimonia di giuramento. In questo caso niente Quirinale ma più semplicemente il bel salone di palazzo Chigi.